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Cronaca

Pranzo di Natale in carcere con doni di prima necessità per i detenuti

Techne si inserisce nell’accordo di collaborazione tra Istituto Don Calabria di Verona e Calzedonia Spa, nota ditta italiana produttrice di abbigliamento intimo, volto a devolvere a persone bisognose i capi fallati di propria produzione

Si è svolto mercoledì, nel carcere di Forlì il pranzo di Natale che ha visto sedere allo stesso tavolo 114 detenuti, operatori, formatori e volontari. Il pranzo è stato realizzato da 10 detenuti che, a seguito di un corso di cucina appena terminato, hanno preparato dall’antipasto al dolce per complessive 170 persone. Il tutto è stato coordinato da Massimiliano Cameli, titolare e chef del ristorante “Il Vecchio Convento” di Portico di Romagna che ha tenuto il corso in qualità di docente ed ha diretto i detenuti nella preparazione dei cibi e nella relativa distribuzione. Corso e pranzo sono stati resi possibili grazie al contributo di volontari, dell’ente pubblico di formazione Techne e delle numerose associazioni di volontariato che operano in carcere. 

“Un bellissimo momento – sottolinea Palma Mercurio, direttrice della Casa Circondariale di Forlì – per un sincero scambio di auguri e per un breve spazio di convivialità che restituisce dignità alle persone in esecuzione penale e che porta un po’ di calore natalizio in carcere. E’ d’obbligo ringraziare per questo pranzo – continua la Mercurio - l’Associazione Lions Club Forlì, che ha fornito le bibite ed i panettoni messi a disposizione dalla ditta Flamigni, il CdS di Forlì per gli allestimenti, l’imprenditore Tonino Montanari, il gruppo musicale TripparDò, il tenore Maurizio Tassani e la ditta Gobbi di Cesena che ha donato le verdure”.  

In occasione del pranzo di natale, i detenuti hanno inoltre ricevuto da Techne, abbigliamento intimo e pigiami, ovvero beni di prima necessità che, a causa dell’indigenza in cui versano, rappresentano un bene prezioso. Techne si inserisce nell’accordo di collaborazione tra Istituto Don Calabria di Verona e Calzedonia Spa, nota ditta italiana produttrice di abbigliamento intimo, volto a devolvere a persone bisognose i capi fallati di propria produzione.

“La nostra scelta - spiega Lia Benvenuti direttore generale di Techne – è stata quella di devolvere tali indumenti, confezionati in pacchi regalo, ai detenuti e detenute più bisognosi del nostro carcere. Si tratta di indumenti nuovi, con cartellino e prezzo ancora inseriti –continua la Benvenuti - che hanno difetti di produzione, spesso davvero impercettibili come scuciture, scoloriture in qualche punto del capo, in genere imperfezioni davvero minimali”.

Il carcere di Forlì ospita attualmente 114 persone, di cui indicativamente una quindicina sono donne. “Ringraziando Calzedonia  e Techne per la sensibilità e disponibilità dimostrate – evidenzia Palma Mercurio - siamo convinti che il "pigiama di Natale" rafforzi il legame col territorio, rappresentando  il simbolo dell'incessante e operoso lavoro che, tutto l'anno, senza sosta, i volontari delle diverse associazioni compiono nei confronti dei detenuti più  bisognosi”.

Techne, agenzia di  formazione di proprietà del Comune di Forlì (attraverso Livia Tellus Governance Spa) e del Comune di Cesena, lavora in carcere da oltre vent’anni anni, realizzando corsi di formazione ed operando nei 3 laboratori produttivi interni di cui è stato co-fondatore (la cartiera Manolibera, il laboratorio di assemblaggio Altremani ed il laboratorio di disassemblaggio di apparecchiature elettriche ed elettroniche), permettendo così ai detenuti di imparare un mestiere per reinserirsi nella società e scongiurare i rischi di recidiva.

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