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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Come sarà il pranzo di Natale nell'Italia in "zona rossa": non c'è il vincolo di parentela

E' quanto stabilito nella nuova stretta di Natale annunciata dal premier Giuseppe Conte

Dieci giorni di lockdown, ma con possibilità delle visite a non conviventi solo in due una volta al giorno. E' quanto stabilito nella nuova stretta di Natale annunciata dal premier Giuseppe Conte. L'Italia sarà "zona rossa"dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, mentre in quelli feriali "arancione" (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio). Il provvedimento prevede il divieto di muoversi in più di due persone, in deroga al blocco della circolazione. Quindi per i pranzi o cene festive si potranno invitare due persone senza contare gli under 14. E sarà possibile andare da parenti e amici anche nei giorni rossi. Con la forte raccomandazione di mantenere le distanze ed indossare la mascherina. Per muoversi servirà l'autocertificazione.

Per chi viola i divieti previsti dal nuovo decreto per le vacanze di Natale sono previste sanzioni da 400 a mille euro. Per i giorni "arancioni" il decreto introduce una norma a favore dei piccoli comuni: sono infatti consentiti gli spostamenti dai paesi con una popolazione non superiore a 5mila abitanti per una distanza di massimo 30 chilometri "con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia". Dal 21 dicembre al 6 gennaio inoltre è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome. Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre consentito. È invece vietato andare nelle seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, il 25, 26 dicembre e 1 gennaio, anche in altro comune.

"Il metodo a zone ha funzionato, riportando sotto controllo la curva del contagio grazie alla responsabilità dei cittadini - ha esordito Conte -. Questo ci ha permesso di evitare un lockdown generalizzato, che avrebbe danneggiato il tessuto sociale ed economico - ha esordito Conte -. Quando siamo partiti col metodo a zone eravamo con l'Rt a 1,7, riuscendo a riportarlo a 0,86. Nei prossimi giorni ragionevolmente tutte le Regioni potranno rientrare in "zona gialla". Ma la situazione rimane difficile, anche in tutta Europa. Il virus continua a circolare dappertutto. Si lascia piegare, ma non sconfiggere. Anche tra i nostri esperti c'è forte preoccupazione che la curva dei contagi possa subire un'impennata nel periodo natalizio. Il Comitato Tecnico Scientifico si è riunito nei giorni scorsi, mostrando forte preoccupazione per gli assembramenti e la diffusa voglia - comprensibile - di socialità che si accompagna in questi giorni. Dobbiamo quindi intervenire e non è una decisione facile. Dobbiamo quindi intervenire per rafforzare le misure necessarie per affrontare le prossime festività e per cautelarci meglio in vista della ripresa delle attività che avverrà a gennaio. Abbiamo adottato un decreto legge, non un dpcm, che offre un punto di equilibrio tra la stretta che dobbiamo necessariamente mettere in campo e le deroghe necessarie in considerazione dell'importanza sociale ed ideale che queste prossime festività hanno nella nostra unità nazionale".

Zona Rossa

Nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio saranno in vigore le regole relative alla "zona rossa": i negozi al dettaglio sono chiusi (tranne supermercati, beni alimentari, prima necessità, lavanderie, farmacie, parafarmacie, barbieri, parrucchieri, barbieri, tabacchi ed edicole), mentre bar e ristoranti sono aperti solo per l'asporto fino alle 22, e ordinare a domicilio. Chiusi i centri estetici. Le regole per la zona rossa impongono di non uscire di casa "se non per ragioni di salute, lavoro o necessità e urgenza" e servirà l'autocertificazione: in questi giorni, tuttavia, sarà consentito uscire di casa per andare in visita nelle abitazioni di parenti e amici, pur se rispettando regole precise.

Nel dettaglio, le persone che si spostano non possono essere più di due, a meno che non portino con loro figli minori di 14 anni o persone disabili o non conviventi autosufficienti. "Una misura per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo", ha aggiunto Conte. E' consentita tra l'altro l'attività motoria all'aperto nei pressi della propria abitazione e l'attività sportiva all'aperto in forma individuale. Lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una volta sola al giorno in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22. Si può andare verso una sola abitazione, e questa deve essere trovarsi nella stessa regione. "Un sistema liberaldemocratico non manda la Polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato - ha ribadito Conte -. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l'autocertificazione". Le chiese e luogo di culto saranno aperti fino alle 22.

Zona Arancione

Nei giorni 28, 29 e 30 dicembre, e nel giorno 4 gennaio, in tutta Italia saranno in vigore le regole relative alla "zona arancione": i negozi sono aperti fino alle 21, mentre bar e ristoranti sono aperti solo in modalità asporto fino alle 22, e ordinare a domicilio. Non ci si potrà spostare dal proprio comune. Tuttavia si potrà uscire da un Comune se la popolazione non supera i 5mila abitanti e se il Comune dove ci si vuole spostare non è più lontano di 30 chilometri, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Ristori

"Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure - ha annunciato Conte -. Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar". 

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