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Cronaca

Il film Rwanda premiato al più importante festival del cinema asiatico: "Esperienza incredibile"

La pellicola ha ricevuto l'IFct Unesco Gandhi Medal, destinato al film che rappresenta al meglio il messaggio di Gandhi

Il film Rwanda lascia il segno anche in Asia. La produzione indipendente realizzata da Horizon Srl insieme a un team di professionisti romagnoli ha ottenuto un riconoscimento significativo all’Iffi di Goa in India, il più importante festival di cinema asiatico, giunto quest’anno alla 50esima edizione. La pellicola ha ricevuto l'IFct Unesco Gandhi Medal, destinato al film che rappresenta al meglio il messaggio di Gandhi. Il regista Riccardo Salvetti, presente alla proiezione ufficiale e invitato alla cerimonia, ha ritirato incredulo il premio e ha raccontato perché secondo lui Rwanda è una pellicola capace di portare un messaggio di pace.

"Ricevere un premio all’Iffi e in particolare il riconoscimento che porta il nome di Gandhi, proprio in India, è un onore e mi ha dato un’emozione indescrivibile. Come abbiamo cercato di raccontare nel film, quello che ci rende esseri umani non è la nostra origine, religione o il colore della pelle. Ma il senso della giustizia, fratellanza e la capacità di amare - evidenzia -. L’esperienza all’Iffi è qualcosa di incredibile tra proiezioni e red carpet ho vissuto giornate indimenticabili. Il film è stato proiettato alle 8 del mattino, e inaspettatamente la sala era gremita. Il film ha ricevuto un applauso a scena aperta sull’ultima frase e di nuovo sui titoli".

"Torno in Italia con tante immagini indelebili - conclude -. In questi giorni ho avuto la possibilità di visitare il museo del festival che ospita un’area dedicata alle pellicole passate in 50 anni di rassegna. Per dirne solo alcune, c’erano le foto de Il padrino, Taxi driver, Ladri di biciclette. Solo accostare quei nomi al nostro film mette i brividi”. A distanza di due anni dal lancio, Rwanda continua a raccogliere consensi e premi in giro per il mondo emozionando migliaia di persone attraverso un messaggio universale, come dimostra il premio ottenuto in India. Un risultato ancora una volta esaltante per un film nato grazie alla forza di un’idea condivisa da Marco Cortesi, Mara Moschini, autori e attori del film, il regista Salvetti e il produttore Massimo Gardini, con l’apporto di tanti sostenitori, attraverso una campagna di crowdfunding. 

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