Premio Verzocchi, i dubbi di Forlì e Co: "Un bando aperto 15 giorni e con appena due candidati. Era stato pubblicizzato?"
Langone è oggetto di critiche in città da diversi giorni, da quando cioè sono stati notati diversi sui scritti in cui esprime, a detta dei critici posizioni misogine e anti-scientifiche
“L’importo lordo del compenso previsto per l'attività di curatore ammonta, contando tutte le voci, ad una cifra di circa 18.000 euro. Viceversa, consultando l’avviso di partecipazione al suddetto concorso, emerge che ai tre vincitori della rassegna sarà assegnato un premio di acquisto pari a 4.880 euro ciascuno, per un totale complessivo di 14.640 euro. Dunque l’ammontare dei tre premi insieme risulta ampiamente inferiore al compenso previsto per il solo curatore”: è il dato che esplicitano i consiglieri di Forlì e Co. Federico Morgagni e Giorgio Calderoni nella polemica relativa al bando che ha portato il giornalista Camillo Langone alla presidenza del neonato 'Premio Verzocchi'.
Langone è oggetto di critiche in città da diversi giorni, da quando cioè sono stati notati diversi sui scritti in cui esprime, a detta dei critici posizioni misogine e anti-scientifiche. I due consiglieri ribadiscono “la gravità delle opinioni espresse da Langone su temi come la violenza di genere, il ruolo delle donne, i migranti e le persone Lgbt+ e la diffusa indignazione che hanno suscitato in città”. I due consiglieri del gruppo 'Forlì e Co' hanno deciso di presentare un’interpellanza urgente sulla questione del compenso al curatore del Premio Verzocchi, ottenendo i dati con un accesso agli atti.
Per i due consiglieri esiste “un'evidente mancanza di proporzioni (tra il compenso di curatore e l'importo totale dei premi, ndr)” e criticano: “E' la curatela ad essere funzionale al Premio o il Premio ad essere funzionale alla curatela? Perché è stato dato un termine breve di 15 giorni (dal 15 novembre al 1° dicembre 2022) per la partecipazione alla selezione per l’assegnazione dell’incarico, col risultato che sono state presentate due sole domande, di cui solo una di un operatore culturale forlivese? Quale era l’urgenza (visto che si tratta di un premio di nuova istituzione, il cui “lancio” va preparato al meglio, e che la conclusione dell’incarico per il curatore è prevista addirittura per il 30 giugno 2024)? E stata data la necessaria pubblicità alla selezione?”.
I due consiglieri avrebbero preferito “anche al fine di mantenere un ragionevole equilibrio tra finalità del premio e spesa per la curatela, di ricorrere anche a qualche forma di collaborazione o convenzionamento con il Liceo Artistico e Musicale “Antonio Canova” di Forlì, il che avrebbe altresì consentito la valorizzazione delle professionalità che operano sulla scena educativa e culturale della nostra città. Riteniamo che l’Amministrazione farebbe bene ad avviare una fase di attenta riflessione e ripensamento sulle finalità del premio e le modalità della sua curatela, sospendendo la procedura avvalendosi della facoltà di recesso prevista dallo schema di contratto col curatore”.
Ed infine: “Se su tutti questi aspetti è doveroso che il Comune fornisca chiarimenti all’opinione pubblica, non possiamo non avanzare forti perplessità anche sulla valenza culturale che soggiace all’idea di un premio che punta ad integrare ed ampliare la Collezione Verzocchi”. Bocciata quindi l'idea di ampliare la Collezione Verzocchi: “Se è infatti certamente meritorio -e condivisibile- l’intento di accrescere il patrimonio artistico dell’Amministrazione e valorizzare giovani talenti, non ci sembra plausibile dal punto di vista culturale che ciò debba avvenire mediante l’ampliamento della Collezione Verzocchi, un patrimonio concluso in sé, definito con precisi criteri e modalità di acquisizione del mecenate che l'ha commissionate, e donato al Comune dietro precise clausole di uso, gestione e conservazione”.