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Cronaca

Bilancio comunale, nessun rialzo di tasse e tariffe nel 2023: "Con l'inflazione è come se fosse una diminuzione"

Del documento che programma le spese municipali nel prossimo anno si è discusso nel corso di una seduta della prima commissione consigliare

Debutta il bilancio di previsione del 2023 del Comune di Forlì. Del documento che programma le spese municipali nel prossimo anno si è discusso nel corso di una seduta della prima commissione consigliare, giovedì in Comune. Il bilancio, in questo modo, potrà essere approvato prima della fine dell’anno, nel corso di un Consiglio comunale che si terrà il 22 dicembre. Il bilancio movimenta risorsa per 238,6 milioni di euro, di cui 61,3 milioni finanziati dai tributi dei forlivesi.

Le somme destinate alle spese correnti sono di 101 milioni, mentre gli investimenti in opere pubbliche sono calcolati in 71,5 milioni. Non sono previsti rialzi delle tasse comunali, ma neanche nelle tariffe dei servizi a domanda individuale (come mense scolastiche e biglietti). Restano quindi invariati, gli scaglioni di tassazione per l’Addizionale Comunale Irpef (che prevede la soglia di esenzione per redditi fino a 15.000 euro) e le aliquote Imu. Prorogate a tutto il 2023 e 2024 anche le esenzioni del canone del suolo pubblico per dehors e chioschi. Viene ripristinato, invece, il canone per l’occupazione del suolo in centro storico per le impalcature necessarie a interventi edili.

“Le tariffe dei servizi e le tasse non hanno subito variazioni in aumento, anche quella dei rifiuti, che è fuori dal perimetro del Comune, non sarà aumentata. Tenuto conto che c’è stata un’inflazione molto alta, dal 7 al 10%, riconfermare tutte le tariffe senza prevedere adeguamenti, nella realtà si traduce in una diminuzione delle tariffe”, commenta l’assessore al Bilancio Vittorio Cicognani.

Viabilità: nel 2023 priorità ad una rotonda tra viale Roma e viale Gramsci

Per quanto riguarda gli investimenti, sempre Cicognani, “il 2023 sarà un anno di realizzazione di quanto iniziato nel 2022”.  Per le opere pubbliche il piano del 2023 è nettamente diverso da quello del 2022, cambiando la priorità di molti dei progetti. “La priorità ora è portare a termine i cantieri finanziati col Pnrr per non perdere i finanziamenti ottenuti, per questo qualche scadenza è stata rimodulata”.
 

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