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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Una casa famiglia della Papa Giovanni XXIII nel film "Solo cose belle": debutto a Forlì

Dedicata e ispirata alle case famiglia della comunità Papa Giovanni XXIII, “Solo cose belle” — girato interamente in Romagna — viene ufficialmente presentato a Forlì

Dedicata e ispirata alle case famiglia della comunità Papa Giovanni XXIII, “Solo cose belle” — girato interamente in Romagna — viene ufficialmente presentato a Forlì  domenica alle 21 al Cinema Astoria, quando in sala saranno presenti il regista Kristian Gianfreda e una parte del cast e della troupe. Cast e troupe che potranno contare, per la presentazione del film, su una nutrita schiera di professionisti forlivesi, a partire dal co-protagonista, Luigi Navarra, e da un altro attore proveniente dalla nostra città, Daniele Romualdi, passando per lo scenografo, Gianfranco Boattini, e per la coordinatrice di produzione, Federica Gotti, e arrivando alla squadra di Sunset che — a vario titolo  dalla produzione esecutiva alla sceneggiatura, dalla comunicazione al reparto fotografia — ha collaborato alla realizzazione dei film: Lisa Tormena, Matteo Lolletti, Juan Martin Baigorria, Leandra Borsci, Francesco Gioiello, Silvia Zaghini, Michela Corradossi e Giada Rabiti. Tutti saranno presenti in sala per parlare di “Solo cose belle”.

“Solo cose belle” è in sala in tutti i cinema di Italia dal 9 di maggio. È un film indipendente, coraggioso e sincero, che nasce da un’esperienza preziosa come quella delle case famiglia della Papa Giovanni XXIII, e racconta di diversità e della ricchezza che l’incontro con la diversità produce, pur nelle difficoltà di tale percorso. Un film che commuove e diverte, un film a basso budget che ha qualcosa di miracoloso e contagioso, come solo le cose belle hanno.

“Il film - spiega il regista - è un manifesto dedicato al valore delle differenze, alla lotta contro l'emarginazione e alla bellezza racchiusa nel superare la paura della diversità, specialmente in un momento storico e politico come quello che stiamo vivendo”. Al centro, come detto, troviamo da un lato un paesino romagnolo alla vigilia delle elezioni comunali, e dall'altro una casa famiglia in cui si muovono i personaggi più differenti: una mamma e un papà, un richiedente asilo appena sbarcato, un’ex-prostituta, un giovanissimo ex-carcerato e due ragazzi con gravi disabilità. A scatenare la "collisione" tra i due mondi è Benedetta (Idamaria Recati), la figlia sedicenne del sindaco (Giorgio Borghetti), che a dispetto delle convenzioni sociali del mondo da cui proviene si innamora del giovane ex-carcerato Kevin (Luigi Navarra), creando scompiglio nell'intera comunità. Ma sarà proprio la conseguente reazione a catena fatta di sospetti, lacrime, risate e sgomberi a far venire alla luce la bellezza dell’accoglienza e l’importanza della solidarietà. Intrecci inaspettati, rapporti contrastati e personaggi bizzarri diventano il sorprendente collante tra un paesino ancorato alle proprie convenzioni e un luogo popolato da coloro che vengono spesso etichettati come gli "sbagliati" e i "superflui". Finché legami inattesi si trasformano in opportunità. 
 

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