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Blanco e le rose prese a calci sul palcoscenico di Sanremo, Morrone: "I giovani prendano esempio da un eroe come Ercole Baldini"

"Mi auguro che possa essere ricordato anche con un docufilm, perchè è un bellissimo esempio per le nuove generazioni", ha affermato Morrone

Tappa alla Camera dei Deputati per il libro "Baldini, una leggenda italiana", con foto di Walter Breviglieri, edito da Minerva a cura del giornalista e scrittore Beppe Conti, presentato il 26 gennaio scorso in anteprima nazionale nel salone comunale di Forlì. Un omaggio, ha detto ad inizio incontro il deputato della Lega Jacopo Morrone, "ad una leggenda italiana, ma in particolare romagnola. Una persona che ha fatto tanto nello sport, non solo da atleta; una luminosa figura di sportivo e di persona buona, leale e sorridente, modesto anche quando raccontava le sue prestigiose vittorie e le avventure della sua vita. Mi auguro che si possa intitolare una tappa del Giro d'Italia e cercheremo di sollecitare anche la Regione affinchè possa essere ricordato in occasione della tappa del Tour Cesenatico-Bologna (prevista il 30 giugno del 2024, ndr)".

Morrone ha anche confessato di "aver avuto la fortuna di conoscere Ercole", "una potenza fisica" che lo caratterizzava e motivo per il quale è soprannominato come "Il treno di Forlì" da una canzone che gli aveva dedicato Secondo Casadei, suo conterraneo. L'esponente del Carroccio è anche tornato indietro nel tempo, alla serata di presentazione del libro davanti ad oltre 300 persone: "Mi auguro che possa essere ricordato anche con un docufilm, perchè è un bellissimo esempio per le nuove generazioni. E l'educazione dei nostri giovani passa dai buoni esempi".

E, nel fare questa considerazione, Morrone ha citato quanto accaduto sul palcoscenico dell'Ariston durante la prima serata del Festival di Sanremo, con il cantante Blanco (vincitore della kermesse canora nel 2022 con Mamhood) a devastare la coreografia di rose allestita nell'occasione per presentare il suo ultimo singolo: "Abbiamo visto qualcuno a cui non piacevano i fiori e che li ha presi a calci - la premessa -. I nostri giovani hanno la necessità di guide o eroi che hanno fatto qualcosa. Ercole Baldini era uno di questi, una persona dai sani valori che teneva alla famiglia e che ha lasciato bellissimi ricordi. Il nostro compito è farlo conoscere a chi non ha avuto modo di conoscerlo". 

“Baldini non è stato solo una leggenda del ciclismo ma dello sport in senso generale", ha affermato Conti, spiegando di aver “scritto il libro "perché lo avevo promesso al campione” di cui ha raccontato diversi aneddoti sulle tante vittorie del ciclista che nel 1956, ancora dilettante, vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi in Australia. All’iniziativa erano presenti Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato ‘Sport e salute SpA’; Roberto Mugavero, di edizioni Minerva; e Anselmo Baldini, uno dei figli di Ercole. 

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