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Tempo di Natale

A Forlì e comprensorio presepi per tutti i gusti. E qualcuno arriva fino a febbraio

Venerdì 16 dicembre inaugura anche la Rassegna Presepi Città di Forlì. Giunta alla 33° edizione, per la prima volta viene proposta all’interno della sala parrocchiale di San Mercuriale

Ritorna folta e accattivante la schiera di presepi visibili a Forlì e comprensorio, in occasione delle festività natalizie. Anche quest’anno, la Sezione locale dell'Associazione Italiana Amici del Presepe (Aiap) ha prodotto decine di creazioni per tutti i gusti ed età, a cominciare dal tradizionale Presepio del Palazzo Municipale. Allestito sull’atrio dello scalone comunale, “E presèpi de’ Sèndic (non riferito alla persona del primo cittadino, ma nel senso di comunale) è stato inaugurato sabato 3 dicembre alla presenza del sindaco Gian Luca Zattini e delle altre autorità comunali, con la benedizione del parroco dell’Unità pastorale Centro Storico, don Antonino Nicotra. Realizzato, progettato e costruito in toto dai volontari forlivesi dell’Aiap, che hanno utilizzato polistirolo, gesso e cartapesta, è caratterizzato da figure a grandezza naturale rivestite con abiti originali orientali.

Venerdì 16 dicembre inaugura anche la Rassegna Presepi Città di Forlì. Giunta alla 33° edizione, per la prima volta viene proposta all’interno della sala parrocchiale di San Mercuriale, con accesso dal chiostro dell’abbazia dedicata al protovescovo cittadino. L’apertura ufficiale della mostra avverrà al termine della messa delle 20 in Santa Lucia, presieduta dal vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Livio Corazza, che alle 21.15 taglierà il tradizionale nastro al chiostro di San Mercuriale. Orari di visita sino all’8 gennaio: feriali dalle 15 alle 18.30, festivi dalle 14.30 alle 19. Se quest’anno il Bambinello dovrà per forza di cose “bypassare” l’interno dell’abbazia, tuttora chiusa per restauri, sarà invece presente al Suffragio, per iniziativa del rettore don Paolo Giuliani.

Il Centro storico offre altri scenari natalizi allestiti dall’Aiap forlivese, a cominciare dal Duomo, con il presepe artistico in stile orientale allestito nella cappella del Santissimo Sacramento, a partire dal 22 dicembre, con le antiche statue alte 120 centimetri, rovinate dall’incendio della cripta del 1982 e perfettamente restaurate. Belle e meritevoli d’occhiata sono anche le natività visibili al Monte di Pietà, in corso Garibaldi, sede della Fondazione Cassa dei Risparmi e nel Palazzo Vescovile, in piazza Alighieri. Il percorso cittadino alla scoperta dei progetti artistici che fanno memoria della nascita del Bambin Gesù, continua con lo straordinario spettacolo biblico-meccanico di Vecchiazzano, curato da oltre 30 anni da Franco Casadei e la sua equipe all’interno della chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari.

Quest’anno, Francone e C. ritornano in auge con una natività incentrata sul tema “Gesù nasce povero per insegnarci ad amare i più bisognosi”, visibile dal 25 dicembre al 6 febbraio. Sempre a Vecchiazzano, in via Borghina, a due passi dall’ospedale Morgagni Pierantoni, ecco il monumentale presepe con 30 statue a grandezza naturale della ditta Fontanini di Lucca, realizzato nel piazzale dell’Opera Madonna di Fatima (quest’anno c’è la novità della rappresentazione del sogno di Giuseppe). A proposito dell’ospedale, nell’atrio d’ingresso del Padiglione Morgagni, Andrea Donori e C. propongono il presepe tradizionale, composto dalla classica famiglia romagnola, con tanto di nonni e nipoti. Ritornando a Forlì, in viale dell’Appennino, 512 si segnala il singolare Presepe nel Giardino, sempre visibile. Un’altra opera imperdibile è quella della Celletta dei Passeri, in sobborgo Romiti, allestita da alcuni giovani della parrocchia guidata da don Loriano Valzania, con 30 statue animate e tanti effetti speciali.

Nel territorio

Usciti dai Romiti, si può puntare su Terra del Sole, alla scoperta della rassegna allestita all’interno del Palazzo Pretorio e degli antichi bastioni medicei. Proseguendo lungo la vallata del Montone, è bello perdersi, sino all’8 gennaio, nella magia di Portico di Romagna, il Paese dei Presepi, con ben 200 creazioni sparse per tutto il paese. Sull’altro fronte della città e della Via Emilia, lato Cesena, è bene fare un salto a Forlimpopoli per ammirare i presepi delle chiese di San Rufillo (permanente), San Pietro e Santo Spirito. A quel punto si può salire a Bertinoro per ammirare il Presepe in Grotta, realizzato con opere in ceramica sotto le antiche mura (si accede da Via del Soccorso, la strada che sale alla Rocca Vescovile). A Carpena, Matteo Zannetti e Denis Fantuzzi propongono sin dall’8 dicembre il grande presepe meccanico (sei metri di lunghezza e quattro di profondità) allestito presso l’area verde di via Magnani, angolo via Brandi. A Predappio Alta, dall’8 dicembre al 29 gennaio si segnala il Presepe animato nelle Grotte dell’Antica Cantina (Cà de Sansvez), in sostituzione del celeberrimo Presepe nella Solfatara, che quest’anno non si farà per decisione della Pro Loco, senza dimenticare la natività meccanica nella chiesa “razionalista” di Sant’Antonio di Padova, proposto sempre da Zannetti e Fantuzzi.

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