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Cronaca

Presto l'avvio del cantiere del nuovo ecocentro. Sanzani: "La Regione guarda ad Alea come esperienza avanzata"

Ci sono tempi certi per l'arrivo del nuovo ecocentro di via Golfarelli, l'isola ecologica per la consegna diretta dei rifiuti che avrà capacità doppia rispetto alle strutture attualmente presenti a Forlì

La posa della prima pietra è prevista nei mesi di marzo-aprile 2022, per giungere alla chiusura del cantiere entro la fine dell'anno prossimo. Ci sono tempi certi per l'arrivo del nuovo ecocentro di via Golfarelli, l'isola ecologica per la consegna diretta dei rifiuti che avrà capacità doppia rispetto alle strutture attualmente presenti a Forlì, in via Mazzatinti e in via Isonzo. Che il servizio sia in sofferenza lo si può capire anche semplicemente transitando nelle due strade, dove spesso di formano code di veicoli che attendono a lungo per l'accesso e lo scarico dei rifiuti.

Il progetto prevede un allargamento del parcheggio pubblico in servizio alla sede di Alea, quindi l'accesso da via Golfarelli all'ecocentro realizzato nell'area posteriore all'attuale palazzina direzionale della società pubblica dei rifiuti, un vasto piazzale a fianco del cavalcavia della tangenziale. Il primo stralcio dell'opera sarà un cantiere da 2,5 milioni di euro, il cui progetto sarà presto approvato dal consiglio di amministrazione e poi dalla conferenza dei comuni soci.

Si tratta del più grosso progetto infrastrutturale messo in campo da Alea per il prossimo anno. “La società è nata 3 anni fa e ha raggiunto traguardi importanti”, fa il punto della situazione William Sanzani, che è presidente del comitato dei comuni soci di Alea. Il merito, secondo Sanzani, è che “su Alea c'è convergenza e trasversalità politica, e consapevolezza che gestisce un servizio complesso”. Per Sanzani Forlì e gli altri 12 comuni del suo territorio che hanno aderito ad Alea possono però andare a testa alta in Regione, ora che si è deciso di andare alla tariffa puntuale in tutta l'Emilia-Romagna, una rivoluzione che il Forlivese già applica da tre anni. 

“Quando si inizierà a parlare di questa novità che trasformerà la raccolta dei rifiuti, Forlì sarà già avanti. Noi proporremo il modello Alea per tutta la Regione e sappiamo che la Regione guarda attentamente a cosa succede a Forlì. Se si parla di ambiente, un tema sempre più centrale, Forlì ha tutte le carte in regola per presentarsi come un'esperienza avanzata”, sempre Sanzani. Che infine si sbilancia: “Ho l'idea che il governatore Stefano Bonaccini prima della conclusione del suo mandato punti alla chiusura dell'inceneritore di Forlì”.

Intanto in tema di ambiente, sintetizza il direttore generale di Alea Paolo Di Giovanni “il Forlivese con l'82% di raccolta differenziata ha già raggiunto l'obiettivo fissato per il 2026”. E in questi obiettivi si terrà anche conto del livello di purezza del rifiuto differenziato che il sistema 'porta a porta' adottato da Alea porta a livelli molto alti. “Nel primo semestre del 2021 Alea ha elevato la qualità delle frazioni avviate a riciclo rispettivamente +4% per carta e plastica, +3% per il vetro e +6% per l’organico. Attualmente l'impurità (in sostanza il conferimento scorretto di rifiuti si attesta ad appena l'1% per il vetro e la carta, il 2,5% per l'umido e il 14% della plastica.

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