rotate-mobile
Cronaca

Prevenzione oncologica, inaugurati nuovi locali per dare serenità alle donne e ridurre l'impatto emotivo

Sono stati inaugurati martedì mattina i locali già rinnovati da qualche tempo, che ospitano l'unità di Prevenzione Oncologica al Morgagni-Pierantoni, rimessi a nuovo grazie ad un intervento di ristrutturazione complessivo

Sono stati inaugurati martedì mattina i locali già rinnovati da qualche tempo, che ospitano l'unità di Prevenzione Oncologica al Morgagni-Pierantoni, rimessi a nuovo grazie ad un intervento di ristrutturazione complessivo, durato circa un anno, che ha interessato sia opere murarie che di impiantistica, che, soprattutto, di miglioramento del comfort e dell’accoglienza, con un’attenzione particolare all’umanizzazione dell’ambiente, un aspetto particolarmente importante in quanto le molte donne che frequentano questi spazi vivono l'appuntamento periodico con lo screening con apprensione. E un ambiente che si presenta 'poco ospedaliero' dà un importante aiuto. Per cui via libera a parquet per terra, spiagge esotiche sulle pareti e un cielo terso retro-illuminato sul soffitto. Un altro agente rinfrancante è la presenza della musica di sottofondo in filodiffusione nei luoghi di attesa.

Prevenzione Oncologica, inaugurati i reparti rimessi a nuovo

Gli spazi rinnovati

Collocato su una porzione del piano seminterrato del padiglione storico Vallisneri, il reparto di Prevenzione Oncologica è stato completamente rivisitato, con un progetto che ha interessato l’area dei locali dedicati alla diagnostica delle pazienti, inclusi i servizi di accoglienza, segreteria, studi medici e ambulatori (1.200 metri quadrati), la messa a norma degli impianti, il nuovo anti-incendio, per un investimento di 800mila euro circa, ai quali si devono aggiungere ulteriori 16mila euro, per l’intervento di umanizzazione delle pareti e del soffitto, reso possibile grazie al sostegno di Lilt ed Alive ed ulteriori 15mila euro resi disponibili dallo Ior, per l’acquisto di nuove sedute per le sale d’attesa ed altri arredi.

PREVENZIONE ONCOLOGICA - Forlì al top negli screening al seno

La nuova ambientazione, caratterizzata pareti con raffigurazioni di ampio respiro e soffitti con la riproduzione del cielo illuminato allo scopo di rendere l’ambiente luminoso e restituire profondità e respiro agli spazi, è stato pensato con la finalità di trasmettere un senso di benessere alle pazienti che accedono alla struttura. L’Unità Operativa è il cuore delle attività di diagnosi precoce per la prevenzione del tumore al seno; i controlli a cui le donne sono sottoposte possono essere talora invasivi dal punto di vista fisico, ma non si può prescindere, oggi, dall’avere anche uno sguardo empatico sull’impatto emotivo che questi esami e visite hanno sulle pazienti.

VIDEO - Belli ed accoglienti, inaugurati della prevenzione oncologica 

Gli interventi

“Un po’ come nell’Inferno  dantesco – afferma il direttore Fabio Falcini, che dirige anche il Dipartimento oncologico della Romagna  - la donna entra nel reparto con un carico emotivo di preoccupazioni e per questo abbiamo pensato al progetto di umanizzazione pittorica degli ambienti, proprio con l'intento di rendere accogliente e confortevole un luogo che notoriamente è connotato da timori e sofferenze. Il progetto di ristrutturazione degli spazi nasce esattamente da questa idea: creare un ambiente che possa alleggerire lo stato d’animo e insieme alla presenza dei volontari del progetto Virgilio (Lilt, Alive e Ior), accompagnare la donna nel suo cammino di prevenzione e cura”. Per il direttore sanitario Mattia Altini l'inaugurazione dei nuovi locali “deve rappresentare non un punto di arrivo, quanto piuttosto l’avvio di un percorso sulla strada dell’umanizzazione degli ambienti di cura come elemento essenziale della medicina che pone al centro la persona”.

Aggiunge Raffaele Donini, assessore regionale  alla Sanità: “La prevenzione oncologica è da anni riconosciuta come un momento determinante della lotta al tumore e questa regione ne ha fatto un tratto distintivo dell’impegno profuso per raggiungere i buoni risultati di sopravvivenza che oggi possiamo vantare a livello nazionale”. Per Donini, inoltre, “non dobbiamo farci schiacciare dal Covid e quindi continuare a investire e non arretrare sulla qualità della cura, dell'assistenza e della ricerca sulle patologie più letali”. “Questa inaugurazione va dedicata alla figura del professor Dino Amadori - ha concluso Gian Luca Zattini, il sindaco di Forlì - per tutti i valori che ha saputo trasmettere con la sua presenza rassicurante ed innovativa. Qui c'è il mettere il paziente al centro e la prevenzione: portiamo avanti il suo messaggio”. L'inaugurazione ha visto la partecipazione anche del direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori e del direttore del presidio ospedaliero di Forlì Paolo Masperi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prevenzione oncologica, inaugurati nuovi locali per dare serenità alle donne e ridurre l'impatto emotivo

ForlìToday è in caricamento