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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Polizia, il grido d'allarme del Siulp: "Nonostante tutto il nostro dovere lo facciamo"

Galeotti evidenzia che "nonostante il blocco delle dinamiche salariali, ci molti poliziotti svolgono mansioni che comportano maggiori responsabilità pur non percependo la correlativa retribuzione"

"Il nostro dovere lo facciamo lo stesso": il segretario provinciale del Siulp, Roberto Galeotti, torna a ribadire i problemi che riguardano il personale di polizia. Galeotti evidenzia che "nonostante il blocco delle dinamiche salariali, ci molti poliziotti svolgono mansioni che comportano maggiori responsabilità pur non percependo la correlativa retribuzione". Inoltre ci sono agenti "che anticipano di tasca propria le spese di missione nonostante i ritardi biblici con i quali vengono retribuite indennità come lo straordinario".

Tra le problematiche "il limitato turn over che, oltre ad aver ridotto sensibilmente gli organici, impone l’impiego di personale di età prossima o superiore ai 50 anni in servizi particolarmente gravosi quali turni di pattuglia e pattuglie appiedate". Galeotti ribadisce "la mancanza di adeguate risorse finanziarie imponga ai poliziotti di svolgere servizi con mezzi e strumenti sempre più limitati. Sia di esempio la mancanza di idonei apparati portatili per garantire i collegamenti radio agli operatori che devono intervenire fuori dalle autovetture, ma anche la frequente inefficienza degli apparati radio installati a bordo delle stesse autovetture che espone i poliziotti a rischi durante gli interventi".

Inoltre bisogna fare i conti con "la diffusa carenza di automezzi ed il pessimo stato d’uso di quelli ancora funzionanti, spesso gravati da percorrenze di diverse centinaia di migliaia di chilometri" e alle "gravi carenze strutturali degli immobili in cui hanno sede alcuni uffici di questa provincia (in primo luogo Questura e Polizia Stradale), che mettono a rischio l’incolumità degli operatori di Polizia ma anche degli utenti che vi accedono a qualsiasi titolo".

Il segretario provinciale del Siulp sottolinea anche il caso dei "colleghi impiegati in servizi che impongono l’uso di abiti civili", ai quali "non viene più corrisposto il buono per l’acquisto annuale di alcuni capi di vestiario e, pertanto, gli stessi siano costretti ad attingere dal proprio guardaroba personale vestiti che, in caso di danneggiamento, nessuno mai ripagherà". Anche per le uniformi, "i poliziotti devono far fronte di tasca propria alle spese di lavaggio e manutenzione dei vari capi di vestiario forniti dall’Amministrazione, diversamente da quanto accade per altre categorie di lavoratori per i quali tali oneri sono sostenuti dal datore di lavoro".

Continua Galeotti: "Molti poliziotti sono costretti ad acquistare per conto proprio taluni capi dell’uniforme necessari per svolgere servizio poiché l’Amministrazione non provvede ad un sufficiente approvvigionamento". Quindi ricorda il "grido di allarme" lanciato dal capo della Polizia "per segnalare le gravi carenze che affliggono l’istituzione ed i rischi che ne derivano per l’operatività dell’intero apparato".

Secondo il segretario provinciale del Siulp, i poliziotti sono sottoposti ad "una certa e preconcetta gogna mediatica anche attraverso scoop giornalistici parziali e strumentali che ingenerano sospetti e sfiducia, dimenticando che i processi, quando necessari, si fanno nelle aule giudiziarie". Viene ribadita infine "la totale mancanza di risposte concrete da parte del Governo e della politica tutta" e "l’impossibilità, da parte della categoria, di avvalersi del diritto di sciopero ".

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