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Cronaca

Processo inceneritori, "sconcerto e delusione" degli ambientalisti

Così Alberto Conti, presidente del Wwf Forlì, e Fabio Tommasini, dell'associazione "Il Clandestino", nel commentare la chiusura del "processo inceneritori".

"Conosciamo troppo bene la storia degli inceneritori di Forlì per non restare sconcertati e delusi dalla sentenza della Corte d’Appello di Bologna". Esordiscono così Alberto Conti, presidente del Wwf Forlì, e Fabio Tommasini, dell'associazione "Il Clandestino", nel commentare la chiusura del "processo inceneritori". "L’inquinamento specifico provocato dagli inceneritori è ben documentato da autorevoli scienziati, medici ed esperti ambientali - continuano gli ambientalisti -. Le sentenze giuridiche (per la suddetta aspettiamo le motivazioni onde valutarla in dettaglio) non cambiano la sostanza della questione. Lo sanno tutti che gli inceneritori, se li conosci, li eviti. Non a caso, l’amministrazione comunale di Forlì ed altri 12 Comuni del nostro comprensorio hanno deciso all’unanimità di iniziare il post-incenerimento, gestendo in proprio la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti urbani ed attivando la prima fase della filiera del riciclo, così come esplicitamente richiesto e prescritto dalla Comunità Europea".

"Non a caso - proseguono - l'amministrazione comunale di Forlì ha deciso all’unanimità di chiedere, riuscendo ad ottenere, un Tavolo Tecnico Scientifico per esaminare in dettaglio l’inceneritore di rifiuti sanitari Mengozzi. La lunga vertenza legale appena conclusasi ha comunque sortito l’effetto di accentrare l’attenzione sugli inquinanti prodotti da questi impianti, in particolare quelli che, anche in microscopiche quantità (diossine in primis), possono provocare gravi danni alla salute".

"La preoccupazione è tale che i quartieri forlivesi hanno attivato con gli ambientalisti e con i Medici per l’Ambiente un biomonitoraggio delle unghie dei bambini, da cui risulta “un carico complessivo di metalli nell’ area centro-nord+est ( guarda caso quella dove si trovano gli inceneritori  ndr) superiore a quello delle altre" - ricordano -. Con ancora maggiori motivazioni continueremo perciò la nostra azione per ridurre sempre di più il ricorso agli inceneritori, non solo a Forlì, ma anche in tutta la Regione. Ringraziamo, infine , gli avvocati di parte civile che hanno assistito i cittadini e le nostre associazioni con competenza e professionalità, in particolare per quanto riguarda noi, l’avvocato Roberto Roccari".

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