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Cronaca

Auto "schilometrata" con la cancellina, partito il processo ad un concessionario

Auto usata "schilometrata" con una correzione con la cancellina: ruota intorno a questo sospetto un processo penale partito al Tribunale di Ravenna

Auto usata "schilometrata" con una correzione con la cancellina: ruota intorno a questo sospetto un processo penale partito al Tribunale di Ravenna, che vede imputato per il reato di truffa un commerciante di auto, concessionario a Ravenna. L'episodio risale al 2016, quando una insegnante forlivese  di 40 anni aveva acquistato un veicolo per la sua famiglia. Non un'auto nuova, ma comunque garantita, a sentire il venditore: quella che veniva infatti promossa era un'auto aziendale  utilizzata proprio dai vertici dell’ autosalone, quindi un precedente proprietario affidabile. 

Il prezzo di vendita, quasi 12.000 euro, era per un veicolo di un chilometraggio dichiarato di circa 70.000 km, certificati dal venditore, con tanto di garanzia ulteriore sul funzionamento del veicolo. Il veicolo non ha presentato avarie, ma pochi mesi dopo però, all'atto di rivendere la vettura - decisione maturata a seguito di mutate esigenze familiari - sarebbe spuntata l'amara scoperta. Quando l'auto è stata venduta ad altro autosalone multimarche di Forlì per la successiva commercializzazione, i meccanici di questo ultimo acquirente avrebbero rilevato due "taroccaggi".

Il nuovo autosalone, infatti, ha riscontrato che all'atto dell'ultimo tagliando (effettuato proprio dalla concessionaria ravennate, prima della vendita alla donna) il chilometraggio sarebbe stato corretto con la "cancellina", e che da un controllo della centralina elettronica sull'auto emergeva un chilometraggio effettivo del veicolo di oltre 130.000 km, e non 70.000. Ipotizzando la  manomissione del chilometraggio - uno dei problemi più frequenti nella compravendita di veicoli usati - è stata così presentata la denuncia da parte della forlivese  (difesa dagli avvocati Giovanni Principato e Andrea Romagnoli). Difeso dall'avvocato Carlo Benini di Ravenna, il concessionario è appaso davanti al giudice Guidomei del Tribunale Monocratico di Ravenna, per il reato di truffa (pm Gargiulo). La donna si è costituita parte civile.  L'udienza è stata aggiornata per l'escussione dei testimoni indicati dalle parti.

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