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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Forlivesi mecenati della cultura della loro città: con gli "art bonus" donazioni con forti vantaggi fiscali

Il Comune di Forlì lancia il suo più grande progetto di mecenatismo culturale, chiamando a raccolta la città a donare attraverso l'art bonus

Il Comune di Forlì lancia il suo più grande progetto di mecenatismo culturale, chiamando a raccolta la città a donare attraverso l'art bonus, una possibilità concessa dalla legge già dal 2014 ed ora oggetto di una campagna di promozione dello stesso Comune, che elegge due progetti 'simbolo' su cui concentrare le risorse: il futuro auditorium della musica che dovrà sorgere all'ex Gil e il San Domenico. Qual è il vantaggio per il donatore? Un credito di imposta pari al 65% (spalmato su tre anni) del contributo versato in modo corretto (vale a dire un donazione dove è tracciato elettronicamente il denaro, la causale e il donatore). Lo scorso anno l'art bonus ha portato, ai tanti progetti dedicati all'arte e alla cultura, risorse per 90 milioni di euro in tutt'Italia, di cui 11 in Emilia-Romagna.

“Le persone sono generose, donano se gli viene chiesto e se sanno la destinazione della donazione. Al semplice annuncio in molti hanno già risposto 'Ci sto'”, spiega Valerio Melandri, assessore alla cultura, ma anche uno dei principali esperti in Italia di fund raising, vale a dire di raccolta fondi a fini sociali. “I due progetti bandiera scelti sono l'ex Gil e il San Domenico. Il primo ospiterà l'Auditorium della musica della città, con 324 posti in platea a 76 in galleria e una buca a scomparsa per l'orchestra, nel secondo caso si sostiene il centro delle grandi manifestazioni pubbliche, mostre, concerti e incontri”. 

VIDEO - Art bonus, cosa sono e a cosa servono

E una buona raccolta non può che partire con una campagna di comunicazione in cui viene illustrato il progetto, gli incentivi a lo scopo del sostegno che viene richiesto. Con 'Art bonus, sostieni la rinascita' il Comune, grazie a questi consistenti incentivi fiscali, intendo coinvolgere attivamente tutta la società civile nella restituzione di beni culturali e spazi pubblici destinati alla cultura, e lo fa tramite un video promozionale, un logo dell'iniziativa, che mette assieme in filigrana due monumenti simbolo di Forlì, Icaro e l'Ebe del Canova e un sito internet su cui con il pulsante 'Dona ora' si rende estremamente agevole la contribuzione e si garantisce la regolarità del pagamento ai fini dello sgravio fiscale.

I donatori hanno inoltre diritto ad eventi speciali loro dedicati, in qualità di "ambasciatori di cultura" come visite in anteprima a specifici spettacoli realizzati anche grazie al loro contributo. Primo appuntamento per i sostenitori sarà una serata di spettacolo presso il cantiere del nuovo auditorium della musica all'ex Gil nel mese di settembre, nell'ambito del progetto Revival. L'iniziativa ha il sostegno delle associazioni di categoria da Confindustria, a Cna e Confesercenti e viene sviluppata con l'apporto di Ales Spa, l'agenzia del ministero della Cultura responsabile per gli art bonus, rappresentata dalla direttrice Carolina Botti. Che spiega: “Il vantaggio fiscale unito a valori intrisechi nello spirito della legge, quali partecipazione, senso civico e responsabilità sociale ben si sposano con gli intenti delle amministrazioni pubbliche, che scelgono di coinvolgere le comunità, dai comuni cittadini alle imprese, nella protezione e valorizzazione dei beni culturali comuni”.

Commenta il sindaco Gian Luca Zattini: “Dopo i difficili mesi della pandemia, il desiderio di rinascita e di riappropriazione degli spazi comuni e delle occasioni di socializzazione è sempre più forte. Con il progetto degli art bonus prosegue con diffuso orgoglio e rinnovato slancio l'impegno dell'amministrazione comunale volto a favorire il mecenatismo culturale ed incentivare il recupero e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico”. “Entrambi i progetti – specifica infine l'assessore Melandri – sono già finanziati con risorse pubbliche, l'art bonus non viene chiesto per risparmiare, ma per aggiungere, fare qualcosa di più e di più pregiato”.
 

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