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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Promotore finanziario s'intasca milioni di euro, una vittima: "Per noi era uno di famiglia"

“Quel promotore finanziario era come uno di famiglia, a volte è capitato anche di mangiare assieme, per trent'anni ha fatto visita alla nostra famiglia"

“Quel promotore finanziario era come uno di famiglia, a volte è capitato anche di mangiare assieme, per trent'anni ha fatto visita alla nostra famiglia e c'erano rapporti di stima”: è il quadro sconfortato che traccia uno dei tanti risparmiatori che molto difficilmente rivedranno i loro soldi, affidati ad un promotore finanziario con base a Meldola che poco tempo fa è andato in Procura ad autodenunciarsi, spiegando di aver trattenuto i soldi di decine di persone, che si affidavano a lui per gli investimenti, e di esserseli giocati al Lotto.

Sarebbero 72 i truffati, con un capitale totale di circa 2 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha in mano le numerose denunce per ricostruire un quadro esatto di quanto sia successo, come sia potuto avvenire e i potenziali reati. Fatto sta che ognuno ha la sua “piccola” storia di denaro sparito nel nulla, consegnato nelle mani di un uomo di 62 anni che dava affidabilità e che operava lungo tutta la valle del Bidente.

E proprio un cittadino della valle del Bidente racconta, sotto anonimato, la sua sventura. “Abbiamo consegnato, come famiglia, circa 200mila euro, firmando della carte che ci dicevano che sarebbero stati investiti in titoli della società finanziaria per la quale operava”. Al promotore finanziario del Ronco e con ufficio a Meldola si rivolgevano famiglie di Meldola o dei paesi vicini, che davano denaro frutto di fatiche e risparmi. 

In verità, il denaro raccolto non sarebbe stato mai investito ma trattenuto dal promotore finanziario. Ai risparmiatori restavano in mano una montagna di documenti firmati tutti su carte intestata secondo cui i soldi sarebbero stati investiti dal gruppo finanziario, ma così in verità non era. Le indagini delle Fiamme Gialle indicheranno le esatte modalità del raggiro. Agli investitori avrebbe corrisposto il pagamento di finti interessi a scadenze prefissate, in modo da aumentare l’appetibilità dell’investimento, attirare nuovi clienti e dando così il via a un circolo vizioso. Il circolo vizioso si è interrotto, però, poco prima di Natale. “L'ultima volta che l'ho incontrato (già il denaro non era stato corrisposto) l'ho visto diverso: trasandato, mentre lui era sempre molto curato, e buttandola là ho chiesto 'Ma se sparisci coi miei soldi?'. Lui mi rispose: 'Si arrangeranno gli altri (la finanziaria, ndr)'. Poco prima aveva cambiato il numero di telefono, staccando quello che aveva sempre usato da anni”. E cosa diceva alla richiesta di riavere indietro il denaro? “Mi diceva ora 'Dammi un giorno', 'dammi dieci giorni', insomma scuse”. Poi la situazione è precipitata dopo le feste: “Lui non rispondeva più, ma faceva rispondere ad una donna che diceva che stava male, molto male”. Inevitabile a quel punto la denuncia.

Ma il gruppo finanziario si farà carico della restituzione del denaro? “Vedremo – spiega il cittadino truffato -. Nell'ufficio di Meldola sono stati mandati due manager dalla case madre, incontrano i clienti, ma di risposte certe ancora no. Di certo ci sono solo i tempi lunghi e spese per avvocati”. Il promotore finanziario, autodenunciandosi, ha spiegato di essere affetto da ludopatia, di essersi giocato tutto nelle lotterie. Replica il risparmiatore bidentino: “Permetteteci di dire che non ci crediamo”. 

La questione, estremamente simile a quella di Silvio Vannini di San Piero in Bagno, un broker che alcuni anni fa raggirò numerose famiglie della valle del Savio, sottraendo in tutto una decina di milioni di euro, prima di andare anche lui ad auto denunciarsi e a motivare l'ammanco col suo vizio per il gioco al Casinò di Venezia. Le questione apre il tema delle incomprensibili falle che esistono sia nei controlli interni delle finanziarie nei confronti dei promotori infedeli, sia nel sistema pubblico che dovrebbe dare la massima garanzia, con l'istituzione di albi e di controlli esterni, di coloro che operano nella raccolta e nell'investimento del risparmio. 

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