rotate-mobile
Cronaca

Disabile annuncia la protesta: "Troppi posti di lavoro per disabili sostituiti dal contributo economico"

Un disabile e disoccupato di Pieve di Cento (Bologna) ha annunciato che venerdì terrà una manifestazione di protesta nella zona industriale di Villa Selva, in via Ansaldo.

Un disabile e disoccupato di Pieve di Cento (Bologna) ha annunciato che venerdì terrà una manifestazione di protesta nella zona industriale di Villa Selva, in via Ansaldo. Si tratta dell'attivista Marco Campanini disabile ex-candidato sindaco a Pieve di Cento nel 2014 e successivamente candidato consigliere in Regione Emilia-Romagna nel 2020, nonché autore di una pluralità di testi critici inerenti la legislazione in materia di disabilità.

La manifestazione è diretta alla  legge che permette di derogare all’obbligo di assunzione delle persone con disabilità mediante un contributo che va a finanziare il fondo per l’inclusione lavorativa dei disabili. In Emilia-Romagna – stima Campanini - sono circa 3.167 i posti che nel 2021 sono stati compensati con il contributo. 

“Indubbiamente il fenomeno interessa le imprese con un maggior numero di dipendenti, le industrie che hanno grossi capitali - spiega Campanini –. Al di là delle imprese coinvolte quello che ho voluto portare alla luce e che dovrebbe fare indignare è il meccanismo creato. Dietro ad una perdita immediata e definitiva di posti di lavoro, i fondi, così raccolti, vengono impiegati in finanziamenti rivolti a favorire l’istruzione, le politiche attive di formazione-lavoro e per assicurare incentivi agli imprenditori più virtuosi che già praticano l’inclusione ”.

La manifestazione avverrà nella mattinata di venerdì 23 giugno alle 10.30 davanti alla sede forlivese della Ferretti in via Ansaldo, assieme all'avvocato forlivese Antonio Brogliato. In passato Campanini aveva realizzato un sit-in davanti alla sede della Ferrari per lo stesso motivo. “Questo mi ha spinto ad altre manifestazioni davanti alle aziende più in vista – spiega -. Non ce l’ho dunque con la Ferretti sia ben chiaro, non c’è solo quest'azienda, ma tantissime altre che si avvalgono delle possibilità offerta dalla legge”.

E spiega: “Ho organizzato questa iniziativa davanti alla Ferretti Group perché il contributo esonerativo dovuto per il 2021 era di 106.627,20 euro, al quale si aggiunge un ulteriore contributo di 45.622,96 euro riferito ad un’altra sede in provincia di Rimini. Stando questi numeri, sono all’incirca 18 i disabili non assunti. Indubbiamente le responsabilità maggiori sono di natura politica. Da un lato è assolutamente necessario un superamento delle leggi sul collocamento mirato, con il meccanismo dell’esonero parziale e totale, che a mio modo di vedere non hanno più ragione d’esistere, in virtù anche delle possibilità offerte dallo smart working”.

Ma aggiunge: “Dall’altro nonostante sussistano le condizioni, non è un obbligo per le imprese, quello di avvalersi del contributo esonerativo, ma solamente una facoltà alla quale possono ricorrere a propria discrezione. Di qui la decisione di manifestare inizialmente davanti alle aziende che pagano il contributo esonerativo più elevato”. Ed infine: “Mi auguro che tra le persone con disabilità cresca l’indignazione e la voglia di richiedere la modifica di tale meccanismo che in oltre 20 anni ha tenuto esclusi dal mondo del lavoro i disabili”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Disabile annuncia la protesta: "Troppi posti di lavoro per disabili sostituiti dal contributo economico"

ForlìToday è in caricamento