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Cronaca

"No al sexy shop in centro, serve un regolamento comunale", si unisce alla protesta anche l'ex vicesindaco

Biserna chiede quindi un regolamento comune che inibisca questi negozi da luoghi sensibili tra cui la vicinanza a scuole

Scatta la protesta dei residenti di una porzione di centro storico per la decisione di aprire un sexy shop automatico. Tali negozi 24 ore su 24 non ci sono in città (sono presenti due sexy shop entrambi su viale Bologna, ma come negozi presidiati da personale) e non sono soggetti a particolare restrizioni, se non appunto quella delle difesa della difesa del pudore e della riservatezza (che spesso viene risolta oscurando la vetrina). Il nuovo sexy shop automatico dovrebbe nascere in via Caterina Sforza, allo sbocco su via Bonzanino. La protesta è giunta anche in Comune, che però non ha motivi legali per impedire l'attività economica.

A unirsi alla protesta popolare è anche l'ex vicesindaco Giancarlo Biserna: “In relazione alle notizie su una prossima apertura di un sexy shop in via Caterina Sforza ed alle parole del vicesindaco Daniele Mezzacapo, che dichiara che in base alle norme vigenti non se ne può impedire l'attività, preghiamo invece il Comune di operare per impedire questa attività seguendo il percorso che già fu attuato dalla Giunta Balzani sul gioco d'azzardo”.

Biserna chiede quindi un regolamento comune che inibisca questi negozi da luoghi sensibili tra cui la vicinanza a scuole. “Oltretutto la zona e' di fortissima residenza condominiale e di intenso traffico”, sempre Biserna. Che aggiunge: “Il Comune faccia pressioni per fare desistere la proprietà, agendo anche come promotore di una significativa raccolta di firme perché il negozio non apra i battenti in quel sito”, conclude l'ex vicesindaco.

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