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Cronaca

La città che non va, studenti sulla linea 2 del bus: un calvario

Con l'inizio delle scuole, torna il calvario del servizio bus. Infatti, nonostante ogni anno i problemi siano prevedibili e i carichi ben definiti, ci vogliono settimane prima che il servizio si assesti

Con l’inizio delle scuole, torna il calvario del servizio bus. Infatti, nonostante ogni anno i problemi siano prevedibili e i carichi ben definiti, ci vogliono settimane prima che il servizio si assesti, come se fosse “normale” che ci sia, ogni volta, una “fase di rodaggio”. Per l’iniziativa ‘LA città che non va’ fioccano quindi le proteste dei cittadini. Ecco alcune recenti segnalazioni. Per inviare una tua segnalazione (non anonima e munita possibilmente di materiale fotografico): redazione@romagnaoggi.it

CALVARIO SULLA LINEA 2

Da metà settembre Antonio Spazzoli sta vivendo un calvario per le figlie che da Porta Ravaldino devono andare a scuola in viale della Libertà. Nonostante l’acquisto di tre abbonamento, infatti, molte volte le ragazze si sono trovate ad andare a scuola a piedi. Scrive il lettore: “Vorrei segnalare continui disservizi dei bus  nelle corse del mattino in orario scolastico. Nelle giornate del 17/09, 19/09  e 20/09 l'autista della linea 2 con direzione Forlì Fs alla fermata P.ta Ravaldino delle ore 07,35 ha lasciato a terra diverse persone. Ho fatto reclamo e dopo diversi giorni sono stato contattato da una incaricata delle Atr che dopo avere dato assurde  e inaccettabili giustificazioni : "C'è un improvviso aumento di passeggeri dovuto all'inizio dell'anno scolastico" ( come se la scuola non iniziasse tutti gli anni), mi invitava ad utilizzare la linea 91 perché meno affollata.  Così ho fatto fare questo alle mie figlie, col risultato che sono dovute andare a scuola a piedi e sono arrivate in ritardo perché alle ore 07,38 l'autista non ha effettuato la fermata Salinatore Park.  Di più ha ironicamente salutato facendo ciao con la mano le persone che gli segnalavano di fermarsi. Altre volte  io personalmente, con disagio, ho dovuto utilizzare la mia autovettura per portare a scuola in orario le mie figlie che hanno l'abbonamento studenti”.

TROPPI “PORTOGHESI” SUI BUS

In un’altra segnalazione si lamenta Alessandra Fabbri: “Purtroppo da qualche anno nel periodo scolastico si presenta lo stesso problema: chi paga quanto dovuto per sottoscrivere un abbonamento al servizio di trasporto pubblico si ritrova a non trovare posto sul mezzo perché occupato dai soliti "furbetti" o meglio "figli dei furbetti" che fanno salire i ragazzi sugli autobus senza effettuare il pagamento dovuto. Ciò purtroppo crea grossi problemi: i ragazzi le cui famiglie hanno pagato un servizio si ritrovano a buttare via dei soldi per un servizio che non viene garantito (a volte gli autobus non fanno sosta nelle fermate previste perché risultano già pieni); gli abbonamenti hanno costi spropositati; Chi deve organizzare il trasporto pubblico si trova in difficoltà perché risulta un numero di richieste inferiore a quello dei reali utilizzatori del servizio. Inoltre sempre più persone sono portate a comportarsi in maniera scorretta. Come cittadina che ha sempre pagato quanto dovuto e che vorrebbe che certi valori e diritti venissero riaffermati chiedo che vengano effettuati regolari controlli sugli autobus al fine di disincentivare atteggiamenti non corretti; chiedo inoltre di potenziare il servizio durante gli orari di entrata/uscita dagli istituti scolastici al fine di evitare disagi non indifferenti per gli studenti e per le loro famiglie”.

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