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Cronaca

Dovere e legalità: rinnovati i Protocolli per i Laboratori produttivi in carcere

“Il rinnovo di questi Protocolli è una importante vittoria per tutto il nostro territorio - sottolinea Benvenuti – che si dimostra capace di lavorare in rete su un tema complesso come quello del carcere, ottenendo risultati concreti in termini di inserimenti occupazionali e obiettivi rieducativi”.

Dentro e fuori dal carcere danno vita ai tre Laboratori, metalmeccanico, di cartiera e di recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Sono stati rinnovati i protocolli che permettono ai detenuti del carcere di Forlì di ritrovare il senso del dovere e della legalità. A sottoscriverli Davide Drei, presidente della Provincia di Forlì-Cesena; Raul Mosconi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Forlì; Antonio Nannini, segretario generale della Camera di Commercio, Palma Mercurio, direttore della casa circondariale di Forlì; Lia Benvenuti, direttore generale Techne, Gianluca Vincenzi, presidente Unione Rubicone e Mare, e Fausto Pecci, responsabile Servizi Ambientali area Romagna di Hera Spa.

“I tre laboratori – spiega Mercurio – hanno occupato fin dal 2006 oltre 50 detenuti, dimostrandosi uno strumento importante di riscatto sociale per le persone in carcere, che si vedono offrire una seconda possibilità, imparano un mestiere e ritrovano il senso della giustizia”. Il carcere di Forlì ospita ad oggi 110 persone, il 50 per cento delle quali è ancora in attesa di giudizio; possono entrare a far parte di iniziative rieducative e professionalizzanti quali i laboratori solo coloro che risultano con una pena definitiva. “Laboratori come questi - chiarisce Drei - non solo rappresentano un momento importante per il rinserimento dei detenuti nella vita sociale ma dimostrano anche che unendo profit e no profit si possono raggiungere risultati importanti per la comunità”.

METALMECCANICA - Il laboratorio di metalmeccanica, Altremani, nato nel 2006, si occupa di assemblaggio per conto di Mareco Luce e Vossloh Schwabe che, dimostrando una forte responsabilità sociale, forniscono importanti commesse indispensabili alla sostenibilità del laboratorio stesso. Inoltre, Il Laboratorio che occupa attualmente 5 detenuti facenti capo alla  Cooperativa “Lavoro Con” raggiunge quotidianamente indici produttivi soddisfacenti e una buona qualità nelle lavorazioni. Tra i firmatari anche la Cooperativa Sociale Lavoro Con; la Mareco Luce; Vossloh Schwabe; Direzione Territoriale del Lavoro; Unindustria Forlì-Cesena; Confcooperative Forlì-Cesena; e Techne Scarl.

RECUPERO RIFIUTI - Il Laboratorio di recupero Raee, nato nel 2009, si occupa del recupero di apparecchiature elettriche ed elettroniche che provengono dalle isole ecologiche del territorio. Il Laboratorio, gestito dalla Cooperativa sociale Gulliver, occupa un detenuto e svolge le sue attività all’esterno del carcere nella sede di Vecchiazzano della cooperativa. Tra i firmatari anche lìUfficio Esecuzione Penale Esterna di Bologna, la direzione territoriale del Lavoro di Forlì-Cesena, l'ufficio scolastico provinciale di Forlì-Cesena, l'Ausl della Romagna, la consigliera di Parità di Forlì Cesena, la Cooperativa Sociale Gulliver, Consorzio Ecolight, Cclg Spa, Cna Forlì-Cesena, Legacoop Romagna, Confcooperative Forlì Cesena, Techne Scarl. Concorrono poi alcuni partner trasversali che sono: Regione Emilia Romagna, Provveditorato regionale Amministrazione Penitenziaria di Bologna, Gruppo Hera Spa.

MANOLIBERA - Il laboratorio Manolibera, nato nel gennaio 2011, produce carta artigianale realizzata secondo una tecnica di lavorazione arabo-cinese del tutto naturale che si basa sullo spappolamento e l’omogenizzazione della carta di recupero. Ad oggi il laboratorio ospita 4 detenuti. Tra i firmatari del Laboratorio Manolibera l'amministrazione Penitenziaria del carcere di Forlì; la direzione territoriale del Lavoro di Forlì Cesena; il Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica); la Cooperativa Cils; la Legatoria Berti Srl; e Techne scarl. “Il rinnovo di questi Protocolli è una importante vittoria per tutto il nostro territorio - sottolinea Benvenuti – che si dimostra capace di lavorare in rete su un tema complesso come quello del carcere, ottenendo risultati concreti in termini di inserimenti occupazionali e obiettivi rieducativi”.

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