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Cronaca

Covid e studenti positivi, stop per altre otto classi: oltre 20 sono già tornate alla dad

Prima del ritorno in classe post Pasqua, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato un’ordinanza valida fino al 30 aprile, che recepisce l’aggiornamento del protocollo per la gestione di casi Covid-19 confermati in ambito scolastico

Altre otto classi del Forlivese in quarantena dopo casi di positività al covid-19 accertati a studenti dall'Igiene Pubblica dell'Ausl Romagna. Si tratta di una classe della primaria di Civitella, dell'istituto tecnico "Saffi" di Forlì, della scuola dell'Infanzia "La Coccinella" di Forlì, della media di Castrocaro, della primaria "Bersani" di Forlì, della primaria di Meldola, della media di San Martino in Strada e della primaria "Mellini" di Forlì. Dall'entrata in vigore della nuova ordinanza regionale, che prevede che le classi in cui viene riscontrata una positività tornano infatti alla didattica a distanza, sono già 21 le classi che sono tornate a seguire le lezioni da casa. Tampone di controllo invece per alcune classi dell'istituto alberghiero "Artusi" a seguito della positività di un docente.

Il provvedimento regionale

Prima del ritorno in classe post Pasqua, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato un’ordinanza valida fino al 30 aprile, che recepisce l’aggiornamento del protocollo per la gestione di casi Covid-19 confermati in ambito scolastico in aree a elevata prevalenza di varianti del virus, misure anticipate nei giorni scorsi. Priorità al completamento della vaccinazione per tutti i lavoratori del mondo della scuola. Essa riguarda il personale educativo, insegnante, ausiliario e ai collaboratori a vario titolo coinvolti nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, con la possibilità per il personale scolastico assistito in altra regione di essere comunque vaccinato in Emilia-Romagna.

Confermata la campagna di screening in farmacia per alunni, familiari e per lo stesso personale scolastico, con la possibilità per tutti loro di effettuare gratuitamente tamponi rapidi. Confermata la possibilità di maggiori controlli. Le Aziende sanitarie potranno effettuare interventi rapidi per la limitazione e il contenimento di focolai scolastici, lì dove dovessero nascere. Svolgeranno poi azioni preventive di controllo, d’intesa con i dirigenti scolastici, con l’effettuazione di tamponi a campione, su base volontaria. Tale azione preventiva riguarderà in particolare i comuni o territori con alta incidenza di nuovi casi ogni 100mila abitanti: qui vi potrà essere un’estesa azione di screening in ambito scolastico utilizzando test antigenici molecolari sempre su base volontaria.

La circolazione del virus in Emilia-Romagna: per l’88% è variante inglese

L’attività regionale di sorveglianza sulla diffusione di varianti del virus Sars-Cov-2 ha documentato la crescente presenza in Emilia-Romagna della variante “Voc 202012/01, Regno Unito”, che è divenuta al momento prevalente rispetto al ceppo virale originario. Dall’ultima indagine effettuata su indicazione del ministero della Salute, la prevalenza di varianti in Emilia-Romagna è risultata complessivamente del 96,5% rispetto al virus originale (88% per la variante Voc 20212/01).

La variante Voc 20212/01 ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità (superiore del 37% rispetto ai ceppi non varianti), che si traduce in un maggior numero assoluto di infezioni, determinando un incremento anche nel numero di casi gravi con conseguente impatto sui sistemi sanitari. È necessario, quindi, rafforzare le attività di tracciamento e gestione dei contatti dei casi Covid-19. Anche per questo, le persone contagiate, e per questo sottoposte a isolamento, divenute asintomatiche e trascorsi i 14 giorni previsti, potranno rientrare a scuola dopo aver effettuato il tampone che sancisca la negatività. In caso di positività effettueranno un ulteriore tampone al 21esimo giorno.

Potranno invece rientrare, dopo 14 giorni con tampone negativo, le persone in quarantena perché contatti di positivi, ovviamente in assenza di sintomi e a seguito della comunicazione di fine quarantena rilasciato dalla Ausl. Per coloro che rifiuteranno di sottoporsi a tampone la quarantena durerà fino al 21esimo giorno. La durata della quarantena dei contatti stretti è di 14 giorni dall'ultimo contatto con il caso ed è previsto un tampone molecolare al quattordicesimo giorno. Qualora il contatto stretto rifiuti il tampone al quattordicesimo giorno, la quarantena viene prolungata fino al ventunesimo giorno dall’ultima data di
contatto con il caso, e la riammissione alla frequenza avverrà senza test finale. La quarantena verrà disposta dal Dipartimento di Sanità Pubblica per 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso confermato.

Il caso confermato Covid-19 rientra a scuola con attestazione del Dipartimento di Sanità Pubblica rilasciato a seguito di esito negativo di tampone molecolare eseguito al quattordicesimo giorno (se asintomatico almeno 3 giorni) dalla comparsa della positività o dei sintomi (eccetto anosmia e ageusia/disgeusia). Qualora il test molecolare al quattordicesimo giorno risulti positivo, riprenderà la frequenza al ventunesimo giorno dopo test molecolare negativo. I casi di permanente positività al 21 giorno verranno direttamente valutati dai Dsp.

Scuole primarie, medie e superiori

Il Dipartimento di sanità Pubblica individua i contatti stretti tra gli alunni/studenti/compagni di classe e il personale scolastico che hanno avuto presenza prolungata e in significativa interazione con il caso, nelle 48 ore precedenti l’esordio dei sintomi/effettuazione del tampone del caso confermato sintomatico/asintomatico. Gli alunni della classe sono considerati tutti contattistretti. I docenti, se hanno rispettato le misure anti-covid (mascherina e distanziamento), non sono individuati come contatti stretti: dovranno effettuare con immediatezza un test molecolare di screening e, in attesa dell’esito dell’analisi, potranno recarsi al lavoro senza però avere contatti con la classe.

Qualora l’esito risulti negativo potranno riprendere l’attività regolare. Qualora il caso Covid coinvolga un docente, se lo stesso ha svolto la propria attività rispettando le misure anti-Covid (distanziamento e utilizzo della mascherina anche in posizione statica) gli alunni delle classi coinvolte sospenderanno la frequenza fino all’esito negativo di un test di screening ( antigenico o molecolare) che verrà effettuato da parte dei Dsp. Per tutti i contatti stretti individuati dopo le valutazioni sopra riportate viene emesso, da parte del DSP, un provvedimento di quarantena.

Asili

Fermo restando che, come noto, nei Servizi educativi e nelle Scuole dell’Infanzia non è possibile evitare rapporti stretti poiché i piccoli non indossano mascherine e non sono adeguatamente distanziati fra loro né con i docenti, il Dipartimento di Sanità pubblica individua come contatti stretti tutti i bambini compagni di sezione e il personale scolastico che per necessità abbia avuto presenza prolungata e in significativa interazione, presso la sezione stessa,
nelle 48 ore precedenti l’esordio dei sintomi/effettuazione del tampone del caso confermato. Per tutti i contatti stretti di cui sopra viene emesso, da parte del Dipartimento di Sanità pubblica, un provvedimento di quarantena. Il Dipartimento di Sanità Pubblica sulla base delle informazioni raccolte attraverso l’indagine epidemiologica e degli esiti dei test effettuati potrà valutare se estendere lo screening con tamponi ad altre classi/sezioni della scuola e, ove ritenuto necessario, richiedere un provvedimento di chiusura della stessa. Il Dipartimento di Sanità Pubblica potrà inoltre proporre in ambiti territoriali in cui vi sia evidenza di una elevata circolazione del virus Sar-Cov-2 indagini a campione in ambito scolastico utilizzando test antigenici/molecolari.

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