Quasi 350 dosi di vaccino nei primi 3 giorni dell'hub alla fiera, Santa Sofia prepara il punto secondario
In attesa, infatti, dell'apertura alle prenotazioni prima degli over 85 anni a partire dal 15 febbraio, e poi degli over 80 anni dal 1 marzo, continuano le vaccinazioni delle categorie prioritarie dal Piano nazionale vaccini
Lavora ancora a regime ridotto il punto vaccini realizzato alla Fiera di Forlì per la vaccinazione anti-Covid. In attesa, infatti, dell'apertura alle prenotazioni prima degli over 85 anni a partire dal 15 febbraio, e poi degli over 80 anni dal 1 marzo, continuano le vaccinazioni delle categorie rientranti tra quelle prioritarie dal Piano nazionale vaccini. Si tratta comunque di numeri già elevati: le prsone vaccinate nei primi tre giorni di apertura della sede provinciale di Forlì, alla Fiera, in totale sono 348, così suddivide: 114 lunedì, 102 martedì e 132 mercoledì.
Intanto procedono i lavori per l'apertura delle sedi secondarie a servizio dei comuni minori: Santa Sofia (per Santa Sofia, Galeata e Civitella), Predappio (per Predappio e Premilcuore), Rocca San Casciano (per Rocca, Dovadola e Portico) e Modigliana (per Modigliana e Tredozio). E' qui che saranno dislocate le 4 sedi secondarie di Forlì, saranno 25 in tutta l'Ausl Romagna. In provincia di Forlì-Cesena sono previste, oltre all'hub della Fiera di Cesena, anche a Savignano, Cesenatico, Bagno di Romagna e Mercato Saraceno.
A Santa Sofia il Comune e Ausl Romagna stanno organizzando gli spazi e acquistando l'occorrente, per poi montarlo entro metà della prossima settimana, necessari per organizzare lo "spoke vaccini" presso il teatro Mentore. Spiega in un post su Facebook il sindaco Daniele Valbonesi: “Dobbiamo garantire la sicurezza, il comfort, gli spazi adeguati e l'accessibilità a chi si dovrà sottoporre a vaccinazione e al personale sanitario. Ancora non sappiamo la data esatta dell'inizio delle somministrazioni che verrà definito a giorni ma dobbiamo essere pronti per un'attività di grande importanza, un passo verso l'uscita dal dramma che il covid ha generato nelle nostre vite”.