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Cronaca

Nuovo passo in avanti nella raccolta differenziata: dividere vetro bianco e vetro colorato. Alea apripista in Italia

Come già si fa da anni in altri Paesi nord-europei, anche a Forlì e territorio si va a introdurre con una sperimentazione, la raccolta separata del vetro bianco (quello classico trasparente) e del vetro colorato

Un nuovo e avanzato progetto spilota di Alea per migliorare la qualità della raccolta differenziata: come già si fa da anni in altri Paesi nord-europei, anche a Forlì e territorio si va a introdurre con una sperimentazione, la raccolta separata del vetro bianco (quello classico trasparente) e del vetro colorato. E' il secondo esempio del genere in Italia: prima di Forlì tale raccolta è stata introdotta solo in alcuni comuni del Friuli Venezia Giulia. Il progetto, per un costo di circa 161mila euro, ha ricevuto un contributo del Fondo Anci-CoReVe (il consorzio di recupero del vetro) di 100mila euro. 

L'adesione per il cittadino è volontaria, per cui non cambia niente né nel sistema di raccolta, né nella tariffa per il cittadino che non partecipa. Ma per chi ritiene di aderire alla nuova iniziativa ci saranno contenitori separati per vetro colorato e vetro bianco negli Ecocentri di Alea. Invece, per le circa mille utenze del settore di bar e ristoranti, sono previsti anche sgravi tariffari e un sistema di premi. Attualmente, di questa particolare utenza circa 600 soggetti hanno in uso bidoni dedicati alla raccolta del vetro, mentre 400 sono le attività che usano le normali campane stradali. L'obiettivo è di portare tutte le attività di bar e ristorazione alla raccolta con bidone dedicato privato e di spingerle alla separazione del vetro bianco da quello colorato con tariffe ribassate autorizzate appositamente per il 2023 da Atersir.

“Al momento – presenta l'iniziativa Simona Buda, presidente Alea Ambiente – il conferimento annuo di vetro nel territorio servito da Alea è di 40 kg per abitante, di poco al di sotto della media regionale dell’Emilia-Romagna (42 kg/abitante), e di 7.200 tonnellate complessive. Ma anche se i dati sono molto positivi, non ci vogliamo fermare, questo perché la qualità del vetro conferita non è ancora ottimale. Il bacino forlivese - come dimostrano i dati sulla raccolta differenziata, attualmente all'82% - è un territorio virtuoso, che oggi, ancora una volta, alza l’asticella dei propri obiettivi”.

“La raccolta del vetro nel territorio Alea è aumentata del 42% dal 2018 al 2021. Il nuovo progetto è stato presentato alle associazioni di categoria che hanno spiegato di appoggiarlo”, aggiunge Andrea Bertozzi, responsabile operativo Alea. "Era una sperimentazione non dovuta da Alea - rimarca infine Paolo Carini dell'autorità regionale di controllo Atersir -. Alea raggiunge già quasi tutti gli obiettivi regionali. Terremo monitorato il progetto anche al termine del contributo di Co.re.ve. per capirne la sostenibilità economica".

Ristrette le "bocche" delle campane del vetro

La riciclabilità infinita del vetro

La filiera del vetro rappresenta un esempio perfetto di economia circolare: in Italia c'è una forte richiesta delle vetrerie e siamo al top in Europa per volumi raccolti (il 76%). Il vetro, inoltre, è riciclabile all'infinito e il riciclo comporta un notevole abbattimento dei costi energetici e delle emissioni di anidride carbonica. Per ogni tonnellata di vetro riciclato che viene rifuso si possono risparmiare 100 kg di combustibile, oltre 300 kg di CO2 e 1,2 tonnellate di materie prime.

Ma la riciclabilità di questo materiale dipende in gran parte dalla qualità della raccolta differenziata e, quindi, dall’eventuale presenza di materiali impropri mescolati al rifiuto vetroso. Nelle campane del vetro ancora, purtroppo, vengono buttati materiali erroneamente conferiti. Oltre al classici abbandoni di rifiuti indifferenziati, non vanno nella frazione del vetro il cristallo (contiene piombo), la ceramica e porcellana, il vetro boro-silicato (quello che viene comunemente detto 'Pyrex') ed infine il sacchetto di plastica con cui spesso si porta il vetro alla campana. 

Ma il problema è anche il colore del vetro: il vetro colorato infatti può essere prodotto partendo da vetro riciclato in porzione fino al 95%, mentre nel caso del vetro trasparente, la quota del riciclato si ferma al 20%, a meno che non venga conferito del vetro riciclato esclusivamente bianco. Infatti dai rottami in vetro colorato non è possibile produrre vetro riciclato incolore. Si tratta quindi di una frazione di particolare pregio, quella del vetro bianco, che quindi viene pagata ai gestori della raccolta a prezzi più alti dal consorzio Co.re.ve che la ritira. Da qui la necessità di separare, all'interno del vetro, il vetro bianco. E a Forlì viene allestito il secondo tentativo in Italia di separare i due tipi di vetro.

Il progetto di Alea 

La campagna si propone di avviare la distinzione tra vetro bianco (trasparente) e colorato. E' prevista l’installazione, in tutti gli EcoCentri, di contenitori per il conferimento, separati per colore. Verranno forniti poi contenitori aggiuntivi per il vetro “bianco” (trasparente) anche a tutte le utenze non domestiche che decideranno partecipare al progetto, con particolare attenzione ai pubblici esercizi, senza ulteriori costi a loro carico, ma con sgravi tariffari.

A loro è dedicata anche un’iniziativa che vuole premiare l’esercente più virtuoso, con l’assegnazione a chi effettuerà la migliore raccolta differenziata del vetro, di premi da reinvestire nella propria attività. 

Le iniziative saranno accompagnate da una campagna di comunicazione che, attraverso l’hashtag #cirestadivetro, vuole sensibilizzare utenti domestici ed imprese ad una maggiore attenzione al riciclo del vetro e vuole informare sulle “tante vite” di questo materiale. La campagna, on air dai prossimi giorni, coprirà l’intero bacino servito da Alea Ambiente, su canali online e offline, e prevederà anche approfondimenti per i docenti delle scuole del territorio in collaborazione con Ancitel Energia Ambiente. Quest’ultima si inserisce all’interno del programma di Educazione ambientale agli studenti che da 3 anni la società organizza con oltre 30 classi degli istituti scolastici del territorio (per un totale di circa 1.700 studenti coinvolti) e che, grazie all’ampliamento degli strumenti formativi, da quest’anno andrà ad interessare anche le scuole medie.

Il vetro in Italia

“È importante il ruolo che ricopre il Fondo Anci-CoReVe nel dare supporto ai Comuni – afferma Giuseppe Rinaldi, consigliere delegato di Ancitel Energia e Ambiente – che in accordo con le Società di Gestione diventano promotori di iniziative volte al miglioramento qualitativo e quantitativo nella raccolta dei rifiuti vetrosi. Un lavoro importante che vede la raccolta del vetro e l’avvio al riciclo in Italia ai primi posti in Europa. Un’azione da supportare e perseguire soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, in cui persiste un’importante carenza di materie prime”.

“CoReVe è impegnato nell’accompagnare Alea Ambiente e i 13 Comuni dell’area di Forlì nella fornitura di nuove attrezzature strumentali e nell’introduzione della raccolta separata per colore – aggiunge la responsabile Sviluppo di CoReVe, Elena Ferrari –. Nel 2021, grazie a quanto è stato raccolto in Italia in termini di rottame di vetro, è stato possibile risparmiare energia per 412 milioni di metri cubi di gas, pari al consumo annuale una città di 1.600.000 abitanti, vale a dire più grande di Milano. Numeri che ci impongono di riflettere in questo momento così complesso e che ci devono spingere a impegnarci sempre di più”.

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