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Cronaca

"Insieme per la prof", corsa contro il tempo per Luisa Stracqualursi. Raccolti oltre 200mila euro. E gli studenti organizzano un aperitivo

L'iniziativa é nata "con il desiderio di creare un evento che fosse non solo un aiuto concreto, ma anche un punto d'incontro per tutta Forlì"

Quella di Luisa Stracqualursi, la professoressa malata di cancro che ha dato una lezione di vita ai suoi studenti, è una lotta contro il tempo. La docente di statistica al Campus di Forlì sta combattendo contro un carcinoma al seno in stadio terminale. Un nemico che per poterlo sconfiggere necessita di cure specifiche praticate solo negli Stati Uniti. Per tentare una cura sperimentale, che sta dando ottimi risultati, occorrono circa 500mila euro. Per questo motivo è stata avviata una raccolta fondi ed attivato un sito internet che dà tutte le informazioni necessarie per contribuire, sia col crowfounding, sia con altre modalità, come il classico bonifico bancario, paypal e postepay.

Come donare:
Luisa vive - Il sito internet con tutte le info su come donare
La raccolta fondi sulla piattaforma online Gofundme

Luisa, a favore della quale è in corso una grande mobilitazione, è riuscita a mettere da parte circa 200mila euro. Dei 300mila mancanti ne sono già stati raccolti 101.808 dalla piattaforma GoFundMe, 87.252 euro attraverso versamenti su PostePay e 15mila euro attraverso Paypal. Il tutto escludendo i bonifici bancari. Oltre un anno fa la professoressa Stracqualursi annunciò ai suoi studenti dal teaching hub di viale Corridoni che doveva ritirarsi dall'insegnamento per curare il terribile cancro che la stava divorando. Ed ora da lì parte l'appello dei suoi studenti a contribuire alla raccolta fondi a favore della docente.

Venerdì 22 marzo, a partire dalle 117, ci sarà un aperitivo di raccolta fondi alla Mensa del campus di Forlì (in piazzale Igino Lega 2). L'iniziativa solidale, messa a punto da alcuni studenti in collaborazione con l'Università di Bologna ed Elior, é nata "con il desiderio di creare un evento che fosse non solo un aiuto concreto, ma anche un punto d'incontro per tutta Forlì. Sarà una serata alternativa, da passare in compagnia, tra spritz e speranza. Ogni singolo versamento sarà effettuato in forma anonima e tracciabile, l'intero ricavato sarà destinato a Luisa".

"Manca ancora molto, ma noi siamo determinati a fare tutto il possibile per ridarle speranza, a partire da qui, nel campus dove Luisa insegna e dove ha trovato la forza per andare avanti - è l'appello -. L'unica cura che le permetterebbe di sopravvivere é in fase sperimentale negli Stati Uniti, ma le servono 300mila euro per farla. A noi una piccola donazione non costa nulla ma per lei vale una vita intera".

La sua malattia

Luisa in Italia non ha più speranze. Le terapie basate su chemioterapici non stanno arrestando la progressione della malattia. L'unica possibilità che le rimane di vivere è sottoporsi ad una procedura di immunoterapia sperimentale disponibile solo negli USA, che consiste nell’isolare dal sangue o dal tumore del paziente stesso i linfociti T, per poi selezionare solo le cellule di difesa in grado di riconoscere e attaccare la neoplasia: questi linfociti T specifici per il tumore vengono coltivati in provetta e poi iniettati nuovamente nel corpo del paziente. L'equipe di Steven Rosenberg (National Institutes of Health di Bethesda del Maryland) è riuscita in tal modo ad eliminare completamente il tumore e tutte le metastasi da una paziente che, da due anni, è libera dalla malattia. Altri pazienti stanno guarendo e Luisa può essere una di loro.

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