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Cronaca

"Vittime delle violenze ucraine nell'operazione di pace della Russia": colletta dei cattolici tradizionalisti per i profughi russofoni

Un'iniziativa di solidarietà destinata a suscitare scalpore perché, se non altro, definisce la guerra in corso in Ucraina una “operazione militare di pace della Russia” e l'attività di strenua resistenza dell'Ucraina come “violenze dell'esercito ucraino”

Un'iniziativa di solidarietà destinata a suscitare scalpore perché, se non altro, definisce la guerra in corso in Ucraina una “operazione militare di pace della Russia” e l'attività di strenua resistenza dell'Ucraina come “violenze dell'esercito ucraino”. E se è vero che i profughi sono tutti uguali da ambo le parti l'avvocato Francesco Minutillo, con alla spalle una lunga militanza nella destra forlivese e  da una posizione filo-russa, sta organizzando a Forlì una raccolta di beni per i “bambini russofoni profughi ed orfani di guerra del Donbass”. 

Epicentro di questa colletta è la chiesa del Castellaccio, la comunità religiosa cattolica tradizionalista che si ispira al vescovo scomunicato Marcel Lefebvre, poi riabilitata da papa Benedetto XVI e lo scorso anno infine limitata in alcune sue manifestazioni da papa Francesco, con il 'motu proprio' che vieta la messa in latino e nella forma anteriore a quella del Concilio Vaticano II. La chiesa di Castellaccio, di proprietà della stessa comunità religiosa, non è sottoposta al controllo della diocesi di Forlì-Bertinoro.

“Abbiamo iniziato dal Mercoledì delle Ceneri a raccogliere beni di prima necessità e per l’infanzia da inviare in Russia dove hanno trovato rifugio tantissimi in fuga dalle violenze dell’esercito ucraino perpetrate non solo in questi ultimi giorni ma da anni nelle Repubbliche di Donetsk e Lungansk.” comunica Francesco Minutillo, promotore del 'Comitato per gli Aiuti ai profughi ed orfani russi del Donbass'. E continua: “Ci siamo costituiti spontaneamente all’indomani dell’inizio delle operazioni militari di pace. Il nostro aiuto andrà direttamente ai bambini russofoni profughi ed orfani di guerra del Donbass attraverso l’ Organizzazione no-profit russa operativa a Rostov Sul Don (a pochi chilometri dal confine) denominata Fondo "Sono senza mamma" con la quale abbiamo fin da subito stabilito una forte collaborazione ricevendo precise indicazioni delle necessità da soddisfare”.

Sempre Minutillo: “La risposta è stata immediata  e sorprendente e già mercoledì abbiamo ricevuto dai fedeli del Castellaccio materiale oltre ogni aspettativa tant’è che ci siamo trovati senza scatoloni ove imballarlo. Raccogliamo in particolare alimenti complementari e latte per bambini dai quattro mesi, pannolini, detergenti e vestiti per neonati, bambini ed adolescenti, biancheria intima per ragazzi e ragazze e cancelleria (quaderni, penne, album, matite, pennarelli, zaini, astucci, colori). E’ possibile anche fare una donazione in fondi.  Il nostro sarà un aiuto diretto e senza intermediari alla Organizzazione no Profit che si occupa direttamente di profughi e bambini sul territorio”. Informazioni sulla modalità di raccolta alla pagina facebook “Chiesa del Castellaccio”.

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