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Cronaca

Alea, contro la nuova raccolta dei rifiuti parte una petizione: dove si può firmare

Le firme sono già centinaia e i fogli per la raccolta delle sottoscrizioni si stanno moltiplicando e diffondendosi per  tutta la città

Le firme sono già centinaia e i fogli per la raccolta delle sottoscrizioni si stanno moltiplicando e diffondendosi per  tutta la città. Come è avvenuto nei comuni più piccoli del territorio che hanno visto l'introduzione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti targato Alea, anche a Forlì nelle ultime due settimane si è formato un movimento di cittadini che, pur condividendo la finalità e l'importanza della raccolta differenziata, tuttavia contesta la scelta organizzative fatte dalla nuova società pubblica che sostituisce Hera e è stata incaricata di modificare il sistema di raccolta dei rifiuti.

Non sono mancate le polemiche nelle ultime settimane. Alea, tra i suoi primi atti, ha affidato una consulenza legale a un consigliere comunale del Pd. Inoltre sono stati fatti errori nei moduli precompilati inviati ai cittadini per il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti. E se non mancano le proteste di singoli cittadini sulle scarse informazioni fornite in particolare sul sistema di tariffazione, ora un gruppo di una decina di persone, residenti in più punti della città, hanno deciso di promuovere una raccolta di firme con più punti di raccolta. Solo nel bar “Trilly” di via Tevere, alla Cava, le firme sono ad ora circa 150. Spiega Marinella Savorani, la titolare: “In molti vengono apposta a firmare, pur non essendo del quartiere Cava. Altri hanno telefonato per informarsi e per conoscere un punto di raccolta delle firme vicino a casa loro”.

Le firme vengono prese con tutti i crismi, vale a dire con l'indicazione di nome cognome, riferimenti del documento di identità e firma del cittadino. “Non ci siamo posti un obiettivo preciso come soglia di firme, contiamo di chiudere la petizione a novembre. Di sicuro c'è molto interesse”. E riprende con determinazione: “Siamo molto convinti, vediamo che in giro l'insoddisfazione è tanta e da parte di Alea mancano le risposte”.

La petizione verte su 7 punti. In essa si chiede più ritiri settimanali di tutti i generi di scarti, mentre per quelli per i quali non è prevista la raccolta domiciliare (pannolini, pannoloni, sfalci e oli esausti) si richiedono dei contenitori stradali su suolo pubblico. Altra richiesta è l'ampliamento degli orari dell'isola ecologica, dando la possibilità di conferire ogni tipo di rifiuto. La petizione pone un 'no' a sanzioni pecuniarie in caso di errori e chiede informazioni certe sulla responsabilità legale dei danni arrecati a terzi durante l'occupazione di suolo pubblico con i contenitori in comodato d'uso. Si richiede inoltre di rivedere le tariffe del ritiro dei rifiuti ingombranti. In generale, nella petizione è pure chiesta la revisione della scelta di consegnare grossi contenitori da 120 letri anche a singole utenze private per l'indifferenziato, creando grande ingombro nelle abitazioni e rifiuti che stazionano per troppo tempo nelle aree private prima della raccolta. Infine si chiede l'istituzione di una tariffa che tenga conto delle maggiori incombenze a carico della cittadinanza e si contesta il calcolo dei circa 15 euro che ogni utente dovrà pagare per lo svuotamento del bidone del 'secco'. "Per il servizio dei rifiuti paghiamo già una tassa che si chiama Tari", commenta sull'ultimo punto Savorani.

Le risposte di Alea ai punti della petizione sul "porta a porta"

Dove firmare

Bar Latteria Trilly  - Via Tevere 89

Mania - Corso della Repubblica 105

Pizzeria La Sosta - piazza Cavour

Orme di sapone - via Placucci 161

Bliss estetica - via Isonzo 57

Susi Style - via Cava 

Paidinair - chiosco di piadina dell'aeroporto

Salì e tabacchi - via Bidente Ronco

Merceria Enrica - via Icaro

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