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Cronaca

Rifiuti, ai dubbi dei cittadini Alea risponde con tanti "Vedremo" e "Ci mettiamo d'accordo"

Le risposte sono state in gran parte “Non siamo in grado di dirlo ora”, “Vedremo se si verifica la situazione” fino ad arrivare alcune volte a “Mi telefonate e ci mettiamo d’accordo”. I costi? Anche qui poche certezze e molti “all’incirca"

Tanti dubbi dei cittadini, poche risposte certe e molti “Vedremo”: si possono riassumere così le prime due serate informative organizzate da Alea a Forlì sul nuovo sistema dei rifiuti porta a porta. La novità, infatti, approda anche a Forlì e, dopo una sorta di anticipazione “estiva” al PalaRomiti, per il mese di ottobre Alea ha approntato un calendario di appuntamenti di confronto con la cittadinanza: lunedì sera si sono tenuti due appuntamenti alle 18,30 e alle 20,30 al pattinodromo di via Ribolle. Si ripete stasera (martedì), sempre alle 18,30 e 20,30 al teatro “Il Piccolo” di via Cerchia, e giovedì 18 ottobre alle 19 al Palafiera.

Dopo le brevi presentazioni del servizio sono state numerose le domande del pubblico - circa 700 le persone presenti nei due appuntamenti –, ma le risposte sono state in gran parte “Non siamo in grado di dirlo ora”, “Vedremo se si verifica la situazione” fino ad arrivare alcune volte a “Mi telefonate e ci mettiamo d’accordo”. I costi per i vari servizi? Anche qui poche certezze e molti “all’incirca”. Nessun riferimento invece a regolamenti e carte di servizio che dovrebbero mettere nero su bianco diritti, doveri  e costi per i cittadini. E non sono mancati “colpi bassi” quando ad una domanda polemica di un cittadino, dal palco è arrivata l’additata ‘Lui è un dipendente di Hera…’ . Alla fine un altro cittadino ha chiosato: “Non riuscite ad essere precisi, mettete in croce i cittadini e non sapete neanche cosa state facendo, se dopo un anno e mezzo che è nata Alea è messa a questo livello, c’è poco da avere fiducia”.

La petizione contro la nuova raccolta: dove firmare
La replica di Alea alla petizione, punto per punto

Tariffe incerte

Una serie di contestazioni hanno riguardato le tariffe. Se infatti è stato ripetuto che queste si abbasseranno, diversi servizi diventeranno ‘opzionali’ come viene definito da Alea, vale a dire a pagamento. Tra questi passa a pagamento la raccolta degli sfalci del giardino (attualmente il servizio riguarda circa il 10% dei cittadini), i contenitori straordinari se si organizzano feste di quartiere, sagre etc, ma anche i contenitori aggiuntivi per pannolini di bambini, donne e anziani, che dovrebbero altrimenti finire nel ‘secco’. A che costo questi ultimi? Anche qui nessuna risposta, ma solo la promessa che il “costo sarà socializzato”. Fausto Pardolesi, esponente dei verdi, dal pubblico ha plaudito l’arrivo del nuovo porta a porta, ma ha obiettato sul pagamento aggiuntivo sugli sfalci: “Il verde privato produce ombra, frescura e ossigeno per tutti”.

VIDEO - Le serate informative di Alea

Bidoni del 'secco', due servizi diversi

E poi una raffica di domande sul bidone del secco: la parte variabile della bolletta sarà calcolata, infatti, sul numero di svuotamenti del bidone del secco, che – è stato confermato – nella versione standard è di 120 litri. Un utente ha diritto a un numero di svuotamenti “compresi nella tariffa”, di un numero pari al numero dei membri della famiglia più uno. Quindi per una famiglia di tre persone gli svuotamenti standard saranno 4 all’anno, cioè uno ogni tre mesi e questo comporterà di tenere i rifiuti più vecchi in casa per diversi mesi più piccoli sono i nuclei famigliari (fino a 6 mesi per i single). Il bidone va esposto per la raccolta il più possibile pieno. Ogni svuotamento in più costerà 15 euro l’uno. Tuttavia se la stessa famiglia da tre persone ottiene il bidone più piccolo da 30 litri, allora gli svuotamenti di diritto diventano 16 all’anno (riducendosi il volume del bidone di 4 volte, gli svuotamenti si moltiplicano per 4, ndr) e ogni esposizione aggiuntiva costa “solo” 4,5 euro l’una. Si tratta di una notevole differenza di servizio dal punto di vista dell’ingombro in casa e dell’igiene domestica: ci saranno regole per applicare l’uno o l’altro metodo? “Valutiamo caso per caso” e “Ci mettiamo d’accordo” sono state le risposte su questo punto.

Bidoni condominiali, tanti dubbi

Perplessità anche sui bidoni condominiali, che potranno essere solo per la carta e la plastica (mentre ‘secco’ e ‘umido’ restano comunque personali). Dal pubblico in diversi hanno sollevato il problema che una raccolta differenziata di alta qualità può essere vanificata se un condomino non fa correttamente la sua parte e se qualcuno fa degli scarichi abusivi nei contenitori di altri mentre sono esposti in strada. In questo caso Alea apre alla possibilità di dotare i condomini di contenitori singoli anziché condominiali. Con quali modalità? Ancora una volta la risposta non contiene alcun rimando a regolamenti in cui individuare diritti e doveri, ma un generico “Mi chiamate e vediamo caso per caso”. Altre domande hanno riguardato le case sfitte, l’occupazione dei marciapiedi che di fatto diventano depositi di bidoni che diventano anche barriere architettoniche, e abbandoni di rifiuti per strada (“Saremo molto severi sugli abbandoni, i vigili interverranno”, risponde sul punto l’assessore William Sanzani).

L'inceneritore non verrà spento

Un cittadino infine ricorda: “La raccolta differenziata la faccio anche volentieri, ma con quale risultato se l’inceneritore non viene spento?”. Il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, d’altra parte ha già anticipato che quando l’anno prossimo verrà spento quello della sua città perché troppo vecchio non vede alcun problema nello smaltire i rifiuti in quello più nuovo di Forlì. Sul tema dell’inceneritore l’assessore Sanzani prova ad abbozzare: “Se questo sistema funzionerà costringerà altre città a ripensare al loro servizio, in futuro cercheremo di spegnere l’inceneritore”.
 

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