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Cronaca Centro Storico / Via Felice Orsini

Due rapine in mezzora: in una accoltella la vittima, ma nell'altra il colpo va in fumo per la reazione di una ragazza

La sua serata di follia è iniziata sabato scorso intorno alle 21.30 quando il 40enne ad un certo punto è salito a bordo di un'auto ferma a motore acceso

Dopo la disintossicazione dalla droga in una comunità terapeutica del cesenate, da cui era uscito nel 2018, è ricascato nel gorgo degli stupefacenti e per procurarsi i soldi della 'dose', secondo quanto ha spiegato lui stesso agli investigatori, non ha esitato a darsi ad una serata folle di rapine, due nel giro di mezzora. In una non ha esitato ad affondare un coltello nell'avambraccio di una vittima che ha opposto il rifiuto. Per questi episodi è stato arrestato dai Carabinieri della compagnia di Meldola poche ore dopo i colpi, ed è stata disposta la custodia cautelare in carcere per un uomo di 40 anni, napoletano residente a Cesena da un paio di anni e operaio nella stessa città.

La sua serata di follia è iniziata sabato scorso intorno alle 21.30 quando il 40enne ad un certo punto è salito a bordo di un'auto ferma a motore acceso nel parcheggio del McDonald's di Torre del Moro, lungo la via Emilia a Cesena. Già armato di un coltello, il rapinatore ha intimato alla persona alla guida, uno straniero di 35 anni di consegnare la macchina e di uscire dall'abitacolo. Ma la vittima, lì ferma per attendere l'uscita dal lavoro della moglie, non ha acconsentito alla richiesta, spiegando che quella Peugeot 207 era l'unica macchina della famiglia e che serviva a lui e alla moglie per andare a lavorare. Per rendere credibile la sua minaccia, il malvivente a quel punto non ha esitato ad accoltellare al braccio l'uomo che stringeva il volante della vettura. 

Impossessatosi dell'auto è quindi scappato sulla via Emilia in direzione a Forlì, mentre già nei minuti successivi era scattato il dispositivo di ricerca del fuggitivo da parte delle forze dell'ordine. Circa mezzora dopo la seconda azione del rapinatore maldestro. Il soggetto, infatti, arrivato in centro a Forlì, in via Felice Orsini, intorno alle 22 ha atteso che una donna di 32 anni scendesse dalla propria vettura per tentare di rapinarla, esibendo il coltello usato poco prima. Ma il colpo, che avrebbe fruttato alcune centinaia di euro che la vittima aveva nella borsa, è andato storto ancora una volta per una reazione inattesa. La donna ha iniziato infatti a urlare per attirare l'attenzione del vicinato, mentre nel frattempo era ancora connessa telefonicamente, tramite vivavoce dell'auto, con un'amica con cui stava chiacchierando negli istanti precedenti al tentativo di rapina. Anche l'amica ha iniziato a urlare. Nel trambusto generale la ragazza è riuscita a rimettersi in macchina e a chiudersi dentro, mandando all'aria l'assalto.

L'uomo è quindi fuggito, con l'auto della prima rapina, alla volta di Cesena, dove è alloggiato in un affittacamere di Diegaro. Ma a casa non ci è mai arrivato. Intercettato a Capocolle dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Meldola, comandato dal tenente Gino Lifrieri, il quarantenne ha arrestato la sua marcia e non ha opposto resistenza all'arresto ormai inevitabile. Con l'accusa di rapina, tentata rapina e porto abusivo di armi è stato quindi arrestato (pm Filippo Santangelo) e portato in carcere, nella cui cella è stato mantenuto come misura cautelare anche dopo la convalida dell'arresto (gip Lubrano). Nell'immediatezza del fatto il soggetto si è giustificato parlando di un attacco di astinenza da stupefacenti, che però non sono stati trovati all'interno del suo alloggio.

arresto rapina meldola 5 marzo 2021 lifrieri-2

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