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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sedicicorto nelle scuole, i ragazzi si mettono in gioco: le recensioni delle pellicole

NO+D2 è la sezione che ogni anno Sedicicorto Forlì International Film Festival dedica agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori del territorio

NO+D2 è la sezione che ogni anno Sedicicorto Forlì International Film Festival dedica agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori del territorio. Una selezione di 19 cortometraggi della durata non superiore ai 2 minuti e 59 secondi. Molte le tematiche trattate: dal bullismo, alla diversità nelle sue varie sfaccettature, all'accettazione o negazione dell'altro. Questioni con cui, attraverso il linguaggio della cinematografia corta, contribuire a creare un dibattito tra i più giovani e i loro insegnanti.

Quest'anno, nella volontà di permettere che la visione si svolgesse nel modo più sicuro possibile per i ragazzi, Sedicicorto è entrato "virtualmente" dentro le scuole, con i corti nelle chiavette di memoria Usb.  Ne sono uscite decine e decine di recensioni, che sono giunte agli organizzatori. E' questa la dimostrazione che il progetto continua a raccogliere consensi. E che i ragazzi abbiano voglia di mettersi in gioco come futuri critici cinematografici. ForlìToday pubblica a puntate una selezione di queste recensioni degli studenti.

I corti recensiti dagli studenti

Je suis une poussiere d’etoile

Il tema della morte di un genitore è sempre molto delicato, difficile da affrontare. In questo caso viene trattato con tenerezza, in maniera semplice, umoristica e leggera. Nonostante ciò il messaggio arriva ben chiaro. Dopo la perdita del padre, due fratellini non vogliono abbandonare l’abitudine di dormire con lui e per questo si contendono l’urna con le sue ceneri. Non mancheranno i colpi di scena che renderanno il corto ancora più coinvolgente.

Bianca Pagliari Sara Gaetani IC2, Scuola Palmezzano, Forlì


Les addictions des temps modernes

Problematica ormai inconsapevolmente diffusa è quella dell’ossessione dal cellulare che condiziona radicalmente le nostre giornate. I giovani sono, come il videodimostra, i più affetti da un questa ‘’patologia’’ probabilmente perché nati con il dispositivo in mano. Il video ci fa capire tutto ciò esagerando, in primo luogo, il fenomeno e poi mostrandoci una situazione tipica, mirando il significato da trasmettere. 

Giulia Lombini, Istituto tecnico tecnologico G. Marconi, 3A CH


Electrique

Volere è potere. Se si desidera una cosa, potendola sognare, la si può realizzare. Ci si può interscambiare a volte, riuscendo a mettersi nei panni degli altri. Si chiama “empatia” ed è la magia più grande che si possa immaginare. E’ uno strumento potente e fondamentale per poter stare al mondo in modo sereno, accettando i propri limiti e tentando sempre di superarli.

Josuè Rustignoli 2°G ITC Matteucci


Quand je serai grand

Questo cortometraggio ci è piaciuto molto, soprattutto per il significato che c’dietro e anche per il modo in cui ce l’hanno mostrato. In poche parole, il grande insegnamento che ti regala la visione di questo corto è che in fin dei conti le parole sono solo parole e che a fare la differenza è in che modo mantieni la promessa che ti fai. C’è chi parla e parla lasciando il suo futuro alla speranza e c’è chi agisce per raggiungere il proprio desiderio, in questo caso raggiungere il lavoro dei propri sogni. Invito tuttele persone che vogliono raggiungere un obiettivo nella propria vita a visionare questo corto: vi assicuro che non ve ne pentirete!

Arbeas Hajdari Andrea Ghetti IC2, Scuola Palmezzano, Forlì - 3^B

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