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Cronaca Santa Sofia

Serpente strisciava nei pressi del centro abitato, recuperato anche il 'fratello': erano stati abbandonati

Il responsabile deIl’accaduto è stato prontamente individuato e denunciato dai Carabinieri Forestale mentre i serpenti sono stati recuperati

Due serpi del grano, rettili esotici della specie alloctona “Pantherophis guttatus”, sono stati abbandonati lungo la sponda sinistra del fiume Bidente nei pressi di Santa Sofia. Il responsabile deIl’accaduto è stato prontamente individuato e denunciato dai Carabinieri Forestale mentre i serpenti sono stati recuperati. L'episodio risale ad alcuni giorni fa. I militari della stazione Carabinieri Forestale di Santa Sofia hanno ricevuto la segnalazione del ritrovamento di un serpente di grossa taglia nei pressi del centro abitato.

Le indagini, avviate immediatamente, hanno permesso di individuare la specie animale nonché il responsabile dell’abbandono del rettile; successivamente è stato ritrovato anche il secondo serpente. L’autore dell’irresponsabile gesto è stato quindi sanzionato e segnalato all'autorità giudiziaria per abbandono di animali, avendo rilasciato in natura esemplari estranei all’habitat locale. "Rilasciare animali alloctoni nell’ambiente è proibito dalla legge e assolutamente da evitare poiché causa la degradazione degli ecosistemi naturali, influenzando negativamente l’equilibrio ecologico", viene ricordato dall'Arma.

"Tali comportamenti, infatti, hanno portato in molti casi alla diffusione di specie aliene invasive con conseguenze molto gravi per la biodiversità dell’ambiente naturale - viene rimarcato -. Oltre a ciò, l’abbandono in natura di animali nati e cresciuti in cattività, configura un ingiustificato maltrattamento degli stessi poiché li pone spesso in condizioni di estremo stress e di difficile sopravvivenza". La serpe del grano, è originaria degli Stati Uniti e non rientra nell’elenco delle specie animali di cui è proibita la detenzione in quanto pericolose, né risulta tutelata dalla specifica normativa Cites (Convenzione internazionale sul commercio di specie vegetali e animali minacciate di estinzione).

"La Cites in particolare vede operare un nucleo al Gruppo Carabinieri Forestale di Forlì-Cesena e tutela le piante e gli animali a rischio di estinzione attraverso il controllo del commercio della detenzione degli stessi. "Si raccomanda quindi la massima attenzione nell’assumere ogni possibile informazione relativa alla detenzione o all’acquisto di animali alloctoni o nati in cattività, con riguardo sia alle norme di tutela generale sia a quelle specifiche Cites, evitando assolutamente di rilasciare animali in natura", conclude l'informativa.

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