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Cronaca

Referendum nell'era del covid, code ai seggi e distanziamenti: l'affluenza nel Forlivese

Elettori rigorosamente con la mascherina, code distanziate all'esterno delle scuole, e igienizzante per le mani ed ingresso ai seggi

Forlivesi al voto per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Si tratta della prima chiamata alle urne nell'era del covid, seguendo quindi uno specifico protocollo di sicurezza. Elettori rigorosamente con la mascherina, code distanziate all'esterno delle scuole, e igienizzante per le mani ed ingresso ai seggi, dove il votante viene invitato a debita distanza ad abbassarsi la mascherina per il riconoscimento.

Referendum sul taglio dei parlamentari, Forlivesi al voto

Una volta votato occorre depositare da sé la scheda, mentre al termine di ogni operazione di voto le matite vengono sanificate. Previsti anche ricambi d'aria e areazione naturale e una sanificazione periodica di tavoli, cabine e servizi igienici. Nella provincia di Forlì-Cesena ha votato il 14,14% degli aventi diritto. A Forlì l'affluenza è stata del 14,09%, a Forlimpopoli del 15,09. Si vota domenica 20 dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Per votare, come in tutte le consultazioni elettorali, serve la tessera elettorale e un documento di identità.

Per cosa si vota 

La legge sul taglio dei Parlamentari è stata approvata in via definitiva l'8 ottobre 2019, la cosiddetta 'Riforma Fraccaro'. Con il 'Sì', si conferma la riforma che fa passare il numero dei parlamentari dagli attuali 945 a 600. Nello specifico, i deputati alla Camera si riducono da 630 a 400, mentre i senatori passeranno da 315 a 200. La riforma impone inoltre il tetto di 5 senatori a vita. La principale differenza, cambiando solo il numero dei parlamentari, è il minor costo della politica e il mutato rapporto numerico di rappresentanza  sia alla Camera dei deputati (1 deputato per 151.210 abitanti, mentre oggi è 1 per 96.006 abitanti) sia al Senato (1 senatore per 302.420 abitanti, mentre oggi è 1 ogni 188.424 abitanti). Con il 'No', invece, rimane tutto com'è attualmente, quindi 945 parlamentari. In entrambi i casi non si vota e non muta la legge elettorale, ma in caso di vittoria del 'Sì' sarà necessario ridisegnare i collegi elettorali con una legge ordinaria.

Il Testo del quesito

«Approvate il testo della legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?». Con il 'Sì' si approva il testo di modifica, con il 'no' lo si respinge e di conseguenza si toglie effetto alla modifica e gli articoli della Costituzione citati restano immutati.

Non c'è quorum

Essendo un referendum costituzionale non è prevista una soglia di votanti per dichiarare la validità della consultazione (il quorum, come previsto nei referendum aborgativi). Quindi vince chi ottiene il maggior numero di voti, indipendentemente dal numero totale di votanti. 

L'affluenza

BAGNO DI ROMAGNA  12,20
BERTINORO 13,89
BORGHI 12,13
CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE  10,97
CESENA 15,60
CESENATICO  13,79
CIVITELLA DI ROMAGNA 12,85
DOVADOLA  8,51
FORLI' 14,09
FORLIMPOPOLI 15,09
GALEATA 10,96
GAMBETTOLA  14,96
GATTEO 13,85
LONGIANO 13,53 
MELDOLA 12,66
MERCATO SARACENO 12,31
MODIGLIANA 12,97
MONTIANO 16,14
PORTICO E SAN BENEDETTO 7,83
PREDAPPIO 12,26
PREMILCUORE 13,26 
ROCCA SAN CASCIANO 12,63 
RONCOFREDDO 12,18
SAN MAURO PASCOLI 13,43
SANTA SOFIA 11,38
SARSINA 13,64
SAVIGNANO SUL RUBICONE 14,18
SOGLIANO AL RUBICONE 1,36
TREDOZIO 13,02
VERGHERETO 17,84    

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