rotate-mobile
Cronaca

Referendum "No Green Pass", centinaia di firme raccolte dell'avvocato Francesco Minutillo: "Scontri? I blindati li hanno mandati Draghi e la Lamorgese"

"La via della protesta di piazza è infatti solo uno sfogo fine a se stesso che è giusto coltivare, ma che è destinato a rimanere inascoltato da una politica che intende obbedire solo alle logiche del pensiero dominante", afferma Minutillo

Sono centinaia le firme per il referendum per l'abolizione del Green Pass raccolte dall'avvocato Francesco Minutillo, referente in Romagna del Comitato Referendum No Green Pass, organizzazione che sta raccogliendo in tutta Italia le firme per chiedere la consultazione per abolire tutte le norme relative all’obbligo del Certificato Verde. "In tanti anni di attività non mi era mai capitata una cosa del genere - esordisce Minutillo -: di solito per raccogliere le firme bisogna andare in piazza, chiamare le persone, fermare i passanti. In questo caso no. E’ bastato mettere i moduli sul bancone dello studio ed aprire le porte per assistere ad un flusso continuo di persone che vengono apposta a Forlì ed in centro solo per firmare il referendum".

Secondo l'avvocato, "si tratta di un successo determinato da un movimento spontaneo di massa di milioni di cittadini in tutta Italia che vogliono opporsi ad un sistema degno della peggiore Siberia sovietica: o ti vaccini – e quindi accetti volontariamente il rischio di morire o di rimanere gravemente leso per tramite di un siero del tutto sperimentale – o vieni condannato alla morte civile, senza stipendio, senza il diritto alle cure, con fortissime limitazioni al diritto di circolare ed alla vita sociale. Oppure accetti di sottoporti in continuazione a dei tamponi inutili, ridicoli, umilianti e privi di ogni efficacia perché oramai vengono fatti superficialmente ed a nastro da farmacie oberate di richieste".

Minutillo affonda poi il dito nella piaga della protesta e degli scontri avvenuti a Roma dell’ultimo fine settimana: "Siamo di fronte ad una follia istituzionale collettiva nella quale tutti i soggetti sono coinvolti e responsabili: dai rappresentanti locali e nazionali nei consessi politici agli Ordini professionali, dai sindacati ai partiti politici. Tutti a ripetere con il Mario Draghi il mantra dell’odio a chi critica il sistema del Green Pass e di una campagna vaccinale che, per quanto legittima, non può imporre ai singoli la scelta di sottoporsi ad un trattamento sanitario privo di ogni referenza scientifica certa".

"E quanto accaduto sabato scorso è soltanto l’avvisaglia di una insofferenza popolare incontenibile che sarà destinata ad esplodere il prossimo 15 ottobre – avverte Minutillo - quando la follia del Green Pass arriverà ad aggredire la vita di milioni di italiani. Rinnovo il mio appello a firmare il referendum perché è l’unico strumento in mano ai cittadini per opporsi concretamente e costringere il Governo a mettere mano immediatamente alle norme sul green pass. La via della protesta di piazza è infatti solo uno sfogo fine a se stesso che è giusto coltivare, ma che è destinato a rimanere inascoltato da una politica che intende obbedire solo alle logiche del pensiero dominante. Mi spiace che si siano registrati anche episodi di violenza, ma devo ricordare la piazza di sabato era piena di decine di migliaia di persone che protestavano pacificamente quando Draghi e la Lamorgese hanno deciso di spedire contro di loro centinaia di blindati e di agenti in tenuta antisommossa che certamente altro non hanno fatto che aizzare gli animi già esasperati".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Referendum "No Green Pass", centinaia di firme raccolte dell'avvocato Francesco Minutillo: "Scontri? I blindati li hanno mandati Draghi e la Lamorgese"

ForlìToday è in caricamento