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Cronaca

Referendum trivelle, le motivazioni della "Rete per il Sì"

"Il silenzio informativo riguardo questo consulto referendario vuole privare – ad avviso della “rete” – la cittadinanza della possibilità di esprimere il proprio parere"

SI al referendum contro le trivelle: questo è l’auspicio di moltissimi cittadini forlivesi. Perciò, con lo scopo di dare la massima visibilità ed informazione al referendum abrogativo del prossimo 17 aprile, un consistente numero di associazioni, gruppi politici, movimenti e partiti (Ass. Il Progresso delle Idee, Possibile, Ass. La Materia dei Sogni, PRC, Sinistra Italiana – sezione Forlì, Ass. Apolidi, Ass.  Barcobaleno, Ass. Comuni Virtuosi, Azione Civile, Destinazione Forlì, Energia per l’Italia, FIAB Forlì, FIOM, Presidio Libera di Forlimpopoli, Presidio Libera di Forlì, UDU, Verdi, etc.), solo per citarne alcuni, nei giorni scorsi si sono riuniti in forma di “rete”, per dare vita e “corpo” ad una serie di iniziative che interesseranno l’intero territorio forlivese.

Si andrà dal volantinaggio nei luoghi di lavoro e di ritrovo, all’allestimento di banchetti informativi presso le principali piazze cittadine, dall’organizzazione di conferenze stampa “a tema”, fino alla promozione di una serie di incontri e dibattiti con la presenza di esperti, docenti universitari ed attivisti delle diverse organizzazioni citate.

Il silenzio informativo riguardo questo consulto referendario (giornali e televisioni quasi non ne parlano) vuole privare – ad avviso della “rete” – la cittadinanza della possibilità di esprimere il proprio parere e la propria posizione in merito ad un tema così importante; per contrastare tutto ciò, sarà quindi necessario utilizzare ogni mezzo a disposizione per fare sì che il 17 aprile ognuno possa esercitare il proprio diritto, nella piena consapevolezza dei rischi – reali e potenziali – che si correranno in futuro se sarà permessa la proliferazione delle trivelle nei nostri mari.

Rete per il SI contro le trivelle

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