rotate-mobile
Cronaca

La Regione appoggia la candidatura del liscio a patrimonio Unesco. Felicori: "Cominciamo a lavorarci"

L'assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori: "L'Unesco ha creato la lista del Patrimonio Immateriale dell'Umanità proprio per valorizzare fenomeni culturali come il nostro liscio"

L'assessore regionale alla Cultura dell'Emilia-Romagna Mauro Felicori è intervenuto sposando con piacere la proposta lanciata da Morgan, Renzo Arbore, Iva Zanicchi e dagli altri artisti che saranno a Cara Forli il 3 e 4 settembre, dagli organizzatori del Mei e di Casadei Sonora, dalle associazioni e dalle orchestre del folklore romagnolo come l'Ente Tutela del Folklore Romagnolo, Moreno Il Biondo, Roberta Cappelletti, La Storia di
Romagna e tutti gli altri, di attivare l'iter per fare diventare il Liscio Patrimonio Immateriale dell'Unesco.

"E' una bella idea - dichiara sulla paginaa Facebook del Mei l'assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori -. Ccominciamo subito a lavorarci. Prima di tutto intendo ascoltare le realtà istituzionali della Romagna, i comuni, le province; insieme gli studiosi di musica, di storia, di antropologia culturale; e ovviamente gli artisti. L'Unesco ha creato la lista del Patrimonio Immateriale dell'Umanità proprio per valorizzare fenomeni culturali come il nostro liscio. Prima di tutto occorrerà trovare l'accordo del Ministero della Cultura" conclude taggando poi per coinvolgerli gli organizzatori come Giordano Sangiorgi e Oderso Rubini e dirigenti regionali del settore cultura.

Un'adesione di grande importanza che si aggiunge a tutte le altre adesioni partite in occasione della conferenza stampa di Cara Forlì organizzata dal sindaco Gianluca Zattini che ha dato il là a tutto ed è partita da una proposta di Morgan, letta da Giordano Sangiorgi, e che in pochi giorni ha raccolto tantissime adesioni fino ad arrivare ad artisti di rilievo come Renzo Arbore, tra gli altri,  associazioni di editori e produttori indipendenti nazionali come AudioCoop, Riccarda Casadei, figlia dl grande maestro Secondo Casadei e altri sindaci della Romagna come il sindaco di Rimini.

Il sostegno di AudioCoop

Arriva anche l’adesione della prima associazione nazionale di editori e produttori discografici indipendenti al riconoscimento del Liscio come Patrimonio Immateriale Mondiale dell’Unesco. Si tratta di  AudioCoop, l’associazione che raduna 250 piccole realta’ produttive musicali, tra le quali almeno il 25% si occupa di produzioni di artisti regionali: dal Liscio in Romagna al folk nel Lazio, dalla tarantella in Campania e Calabria alla taranta in Puglia fino alle produzioni in dialetti piemontesi, lombardi, genovesi e veneti nel Nord Italia. Dichiara Enrico Capuano, uno dei fondatori di AudioCoop e titolare della Blonde Records e uno dei primi fautori in Italia dell’incrocio tra folk e rock con la sua originalissima Tamurriata Rock che porta in giro in tutta Italia e nel Mondo: “Il liscio è un grande patrimonio culturale e musicale dell’Italia e aderiamo volentieri all’appello lanciato, attraverso il Mei per l’evento di Cara Forli del 3 e 4 settembre, da Morgan e Renzo Arbore, insieme a Riccarda Casadei e alle organizzazioni e orchestre della musica del folklore romagnolo, per il riconoscimento del liscio come patrimonio immateriale dell’Unesco. Si tratta infatti di una delle grandi musiche regionali del nostro Paese nota in tutto il Mondo che meriterebbe, insieme alle tante altre musiche regionali della nostra Bella Italia, una legge specifica di tutela per il loro sostegno per le produzioni, i tour, le sale da ballo e le feste e i festival per valorizzarle e svilupparle essendo note in tutto il mondo. Ci auspichiamo che una tale legge possa attivare un suo iter con il prossimo Governo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Regione appoggia la candidatura del liscio a patrimonio Unesco. Felicori: "Cominciamo a lavorarci"

ForlìToday è in caricamento