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Cronaca

Coronavirus e calo dei contagi, la Rianimazione è covid-free: "Clima di fiducia grazie alla campagna vaccinale"

Da martedì non ci sono infatti più pazienti ricoverati nell'Unità Operativa diretta dal primario Stefano Maitan

Era il 23 marzo quando il "Morgagni-Pierantoni" toccava il picco di ricoverati per covid, 142, di cui dieci in Rianimazione. Poi l'arretramento del virus, grazie anche alle misure restrittive e il progressivo calo dei pazienti alle prese col virus. Maggio era esordito con 79 ricoverati (6 in Terapia intensiva), mentre giugno inizia con una lieta notizia: finalmente la Terapia Intensiva del nosocomio di via Forlanini è covid-free. Da martedì non ci sono infatti più pazienti ricoverati nell'Unità Operativa diretta dal primario Stefano Maitan. Migliora la situazione anche nel reparto di Malattie Infettive: sono infatti solo sette i degenti alle prese col virus. "La situazione attuale rispecchia fedalmente un andamento che da un mese stiamo riscontrando di diminuzione importante dei contagi - spiega il direttore del presidio ospedaliero, Paolo Masperi -. Ad una diminuzione è corrisposta quindi una riduzione progressiva dei pazienti che necessitavano di ricoveri".

L'ospedale "Morgagni-Pierantoni" esce così da una situazione di apnea e torna a respirare: "E' importante essere arrivati a solo sette pazienti ricoverati, tutti in Malattie Infettive, e che non ci sono degenti critici, una situazione che ci solleva molto. Siamo quindi molto fiduciosi e speriamo che la campagna vaccinale che stiamo portando avanti in maniera massiva consenta di contrastare anche un'eventuale ulteriore ondata, che speriamo ovviamente non si profili".

Masperi invita comunque a non abbassare la guardia: "Restiamo guardinghi, continueremo a raccomandare la massima attenzione alle misure di distanziamento e prevenzione fino a quando non saremo completamente fuori dalla situazione epidemiologica. Il reparto di Malattie Infettive resta comunque allertato nel caso si presenti la necessità di altri ricoveri". Dal direttore del presidio ospedaliero anche un ringraziamento "a tutto il personale sanitario e non che in questi mesi ha continuato a lavorare sia su pazienti covid e sia su chi aveva altre necessità di cura". Nel frattempo, conclude infatti Masperi, "l'ospedale si è rimesso in moto per programmare e recuperare le prestazioni in sospeso".

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