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Cronaca

Torna da Milano a causa del Covid e si prende il Bar della Posta: "Cambieremo i colori, non la tradizione"

Si chiamerà "Nuovo bar della Posta". Del resto 60 anni di meritata attività non sarebbe giusto cancellarli così, cambiando nome e dimenticando cos'è stato il bar della Posta per Forlì

Lo storico Bar della Posta riaprirà tra la fine di novembre e i primi di dicembre (covid permettendo) e, senza troppi giri di parole o voli di fantasia, si chiamerà "Nuovo bar della Posta". Del resto 60 anni di meritata attività non sarebbe giusto cancellarli così, cambiando nome e dimenticando cos'è stato il bar della Posta per Forlì. A rilevarlo è Tommaso Tria, un cuoco pugliese innamorato del suo lavoro che da 13 anni vive in città.

"Ho sempre lavorato in alberghi, ma, visto che sono anche un allevatore amatoriale di bouledogue francesi, ho cercato qualcosa di diverso. Non trovando nulla, a settembre del 2019 sono andato a lavorare in un bar a Milano ma poi con l'arrivo del covid a marzo sono tornato a Forlì - spiega Tommaso - Così mi è capitato di leggere che il bar della Posta chiudeva e che il gestore l'avrebbe ceduto anche gratis. Una ventina di giorni fa ho pensato di contattarlo e, visto il tempo trascorso, pensavo avesse già trovato un nuovo gestore e invece mi ha risposto subito dandomi un appuntamento. Ci siamo incontrati e abbiamo concluso".

Ma le è stato concesso veramente gratis?
"Non proprio così ma quasi. Per quello che vale il bar e la sua importanza storica è stato quasi regalato. Io l'ho comprato a una somma molto bassa. Eppoi anche i proprietari dei muri sono stati molto gentili.

Giusto il Covid...Ma non lo teme un po'?
Guardi io ho visto una situazione a Milano lo scorso anno irripetibile. Qui le cose vanno molto meglio. Non so mi sento che andrà bene.

Sarà solo o qualcuno la aiuterà?
A livello di sostegno mi aiuterà il mio compagno. Anche se lui fa un altro lavoro, è sempre presente nelle scelte che faccio. Così come la sua famiglia. E poi ad aiutarmi concretamente sarà la cugina di mio marito che è un bartender. Insomma sarà una gestione famigliare.

Obiettivi?
Riportare i giovani nel Corso e nel centro di Forlì che mi sembra diventato ormai deserto. Per questo motivo sto pensando di cambiare i colori all'interno e studiare qualcosa di nuovo. Il caffé, che è buonissimo e si beve solo qui, invece resterà lo stesso. Una miscela prodotta a Milano veramente eccezionale.

Quali saranno gli orari di apertura e le offerte?
Apriremo alle 6 per le colazioni. Per le brioches mi appoggerò a una delle pasticcerie più buone di Forlì. Poi faremo qualche aperitivo e per questo stiamo progettando qualcosa con la ragazza che fa i cocktail e poi mi piacerebbe più avanti, visto che sono cuoco, fare anche un po' di piccola ristorazione. Finché c'è l'obbligo di chiusura alle 18 staremo aperti fino a quell'ora, altrimenti fino alle 22. 

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