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L’abbazia di San Mercuriale riaperta al culto e allo stupore dei visitatori, il vescovo: "La chiese non sono un museo"

Grande partecipazione, domenica mattina in centro, per la solenne riapertura al culto dell’abbazia di San Mercuriale

Grande folla, domenica mattina nel centro di Forlì, per la solenne riapertura al culto dell’abbazia di San Mercuriale, al termine dei lavori di restauro della pavimentazione eseguiti dalla ditta Zambelli sotto la valente direzione dell’arch. Emanuele Ciani. La “Santa Messa delle Palme”, celebrata dal vescovo di Forlì-Bertinoro mons. Livio Corazza all’interno della basilica rinnovata, è stata preceduta dalla processione, partita alle 10.15 dalla chiesa del Carmine, con tantissime persone al seguito, fra cui il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.

Il corteo ha sfilato in preghiera lungo corso Mazzini, sino a sfociare in piazza Saffi e raggiungere il portone centrale di San Mercuriale. Gran parte dei fedeli che hanno preso parte alla processione è poi entrata per assistere alla messa, la prima in abbazia dopo quasi sei mesi di chiusura, recando l’ulivo benedetto precedentemente al Carmine, nel giorno della Domenica delle Palme. Alla liturgia, concelebrata col parroco dell’Unità pastorale del centro storico, don Nino Nicotra e con don Guy Kone, oltre ad altri sacerdoti e diaconi, hanno preso parte anche autorità civili e militari, fra cui il sindaco Zattini, gli assessori Paola Casara, Vittorio Cicognani e Barbara Rossi e la deputata Rosaria Tassinari.

Domenica delle Palme, la riapertura di San Mercuriale

Il vescovo ha incentrato l’omelia sul significato e l’importanza della Domenica delle Palme, avvio solenne della Settimana Santa. “Sottolineo quattro segni di questa giornata speciale: le palme, la processione, la passione e, infine, la riapertura della Basilica di san Mercuriale. Gesù fu accolto dall’agitare festoso delle palme, noi oggi abbiamo in mano un rametto d’ulivo; con questo gesto, gli abitanti di Gerusalemme manifestavano la loro gioia per l’ingresso di Gesù in città (…) Il secondo segno è la processione. Insieme abbiamo iniziato e insieme continuiamo a camminare. Siamo sulla stessa barca, ci ricordava papa Francesco tre anni fa e ce lo ricordano tuttora anche i ragazzi, che hanno allestito una bella e significativa mostra in Episcopio con lo stesso titolo. Camminare insieme è la sfida di sempre e anche di oggi”.

Per quanto riguarda il segno della Passione, “mi chiedo - puntualizza mons. Corazza - perché, anche dopo la risurrezione, gli evangelisti hanno dato tanto così tanto spazio alla passione e non altrettanto alla risurrezione? (…) Non posso trascurare - conclude il celebrante  - il punto di partenza e di arrivo della nostra processione: le chiese aperte del Carmine e la Basilica di San Mercuriale. Stiamo riparando e ristrutturando tante chiese, in questi anni. È un atto dovuto alla bellezza e alla memoria di chi ce le ha donate. Sono costate tanti sacrifici per il popolo di Dio. Ma a che ci servono tante chiese, cari fratelli e sorelle, se poi restano deserte? La chiese non sono un museo, non sono aule per concerti, anche se la bellezza di un concerto le riempie, ma sono fatte per essere riempite di fedeli che pregano insieme Dio, come facciamo quest’oggi, cari fratelli e sorelle. Chiese aperte e chiese vive! Questo è il nostro desiderio”. Al termine è intervenuto anche il parroco don Nino: “San Mercuriale è un luogo caro ai forlivesi che riapre dopo un restauro non appariscente ma frutto di un’opera certosina”.

Il giovane sacerdote, che oltre alla parrocchia che fu di don Pippo e da ultimo di don Enrico Casadio (ora a Meldola), cura le comunità di Cattedrale, Santa Lucia, San Biagio, Sant’Antonio Abate in Ravaldino, SS. Trinità e Santa Maria in Schiavonia, ha pure ricordato che sono tuttora in corso i lavori per la messa in sicurezza del campanile, che dovrebbero terminare entro giugno. Nel complesso, la Diocesi spenderà 371 mila euro, finanziati per 230 mila con i fondi dell’8x1000 e per 102 mila dalla Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì. Restano da coprire 39 mila euro, per i quali è stato rivolto un appello ai fedeli forlivesi. In ultimo, il sindaco Zattini ha ribadito la gioia di essere presente alla riapertura di San Mercuriale, “uno dei simboli della nostra città”. 

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