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Venerdì, 29 Marzo 2024
Diocesi

Ribalta nazionale per il sinodo diocesano forlivese

Nel 2022 sono state impegnate tutte le realtà diocesane, con il coinvolgimento di quasi 3.800 persone. Nel 2023 largo al cosiddetto “quarto cantiere”

Ribalta nazionale per il sinodo diocesano forlivese. Giovedì 16 febbraio, protagonisti della rubrica “In Cammino”, in onda su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre) dalle 19.30 alle 20, saranno Ugo Mazzetti e Arianna Pivi. I due delegati, rispettivamente referente diocesano per il Sinodo e segretaria del Consiglio Pastorale Diocesano, saranno a Roma, negli studi del canale della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per un’intervista radiofonica, seguita dalla diretta televisiva nel programma “In Cammino”, in cui commenteranno il cammino sinodale diocesano. Saranno trasmessi anche immagini e interviste registrate in questi giorni, in particolare dalla Casa della Carità di Bertinoro.

Anche il vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza sarà parte essenziale dell’evento con un collegamento a distanza tramite la piattaforma “skype”. La popolare rubrica di Tv2000 va in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 19.30 alle 20, per raccontare il percorso sinodale in corso nelle Diocesi italiane, condividendo le esperienze più interessanti e cercando di approfondire i processi innovativi avviati dalle chiese locali.

“Ogni giorno - si legge sul sito dell’emittente della Cei - un luogo diverso, un tema da approfondire, un ospite da ascoltare, per offrire ai telespettatori la possibilità di vivere un processo sinodale che tanto più sarà vero e generativo quanto più sarà condiviso e partecipato”. Annunciato nel maggio 2021 da papa Francesco, il Cammino sinodale universale, che si sviluppa su 5 anni, si è aperto ufficialmente in Italia il 17 ottobre dello stesso anno. Il suo obiettivo è “prestare orecchio a ciò che lo Spirito dice alle Chiese (cf. Ap 2-3)”. “L’interesse di Tv2000 per la Diocesi di Forlì-Bertinoro - dichiara Ugo Mazzetti – è motivato dal grande coinvolgimento di persone avvenuto lo scorso anno e che si sta ripetendo anche quest’anno”.

Nel 2022 si sono impegnate nel Sinodo praticamente tutte le realtà, dalle parrocchie alle associazioni, dalle comunità religiose ai movimenti, vivendo “gruppi sinodali”, cioè incontri di persone invitate a raccontare quanto suscitato nel cuore da alcune domande. Alla segreteria diocesana sono arrivati ben 432 contributi, frutti preziosi del coinvolgimento di quasi 3.800 persone. Sono stati momenti forti di ascolto corale, aperto, senza pregiudizi, con lo sguardo rivolto al futuro.

“I gruppi - interviene Arianna Pivi - non sono nati solo nel mondo ecclesiale, ma anche nelle carceri, nelle scuole e università, nei luoghi di cura, nei comitati di Quartiere, nel volontariato, in ascolto anche di altre confessioni cristiane e religioni”. “E’ un evento storico - riprende Mazzetti - trattandosi della più vasta esperienza di ascolto, approfondimento e discernimento mai avviata nella storia della Chiesa, in grado di coinvolgere tutte le chiese mondiali”. E non stiamo parlando solo di Conferenze Episcopali, o di preti, ma di tutti i credenti, o ancor meglio di tutte le persone di buona volontà.

L’interesse per il cammino di Forlì-Bertinoro da parte dell’emittente della Cei, è motivato anche dall’avvio del cosiddetto quarto “cantiere” (si chiamano così gli ambiti di riflessione sinodale di quest’anno), incentrato sul percorso di revisione delle strutture della chiesa locale (parrocchie, unità pastorali, etc). Fortemente voluto dal vescovo Corazza, è stato avviato in Diocesi nel 2019. Sospeso a causa della pandemia, viene ora ripreso: non decisioni calate dall’alto, ma un cammino da fare insieme, guardando la realtà ed ascoltando le istanze del territorio. E’ un passaggio necessario nella Chiesa universale, che richiede l’ascolto di tutti e il coraggio di decisioni concrete ispirate dallo Spirito.

“Cosa ne scaturirà - concludono i delegati - non lo sappiamo, anche se conosciamo le urgenze che stanno emergendo: il ruolo dei laici ed in particolare della donna nella Chiesa, la corresponsabilità, la qualità delle relazioni, l’adeguamento dei linguaggi, l’accoglienza verso tutti”. 

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