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Cronaca

Riceve l'invito da un critico d'arte di fama mondiale: sarà una forlivese a decorare la chiesa argentina de Los Angeles

La pittrice forlivese Daniela Montanari è stata coinvolta in un progetto culturale internazionale, volto a valorizzare una vasta area incontaminata nel nord dell’Argentina, la Estancia El Milagro, in cui sono sorti vari edifici, fra cui la Iglesia de los Angeles

“Ho ricevuto l'invito di Davide Crippa, critico d'arte di fama internazionale, già ideatore e curatore del Museo del Parco di Portofino, a realizzare un'opera destinata alla Iglesia de Los Angeles in Argentina”. Daniela Montanari è un’estroversa pittrice forlivese, coinvolta al pari di 1.740 artisti da tutto il mondo, nella decorazione interna della nuova chiesa. Nel 2003 furono scoperti migliaia di ettari di terreno incontaminato in località Salta, nel nord del grande paese sudamericano. Qui, nella Estancia El Milagro, tra monti, foreste, fiumi, animali di ogni genere, grazie al dottor Crippa è nato un progetto culturale estremamente significativo: l'edificazione di una Scuola di Formazione Artistica, un anfiteatro, il Museo di Arte Madi, una Fondazione, un villaggio di artisti che vivono importanti scambi lavorativi e infine una chiesa.

"E’ importante - precisa Daniela - che sia sorto un centro di culto in un luogo così rilevante per il cattolicesimo, essendo già sede di un santuario dedicato al culto della Virgen del Milagro, meta di pellegrinaggi da tutto il mondo: nel 1692 la madre di Cristo mise miracolosamente fine al terremoto che stava distruggendo la regione". Scopo della Iglesia de los Angeles è venerare la Vergine e gli Angeli, ma anche creare un nuovo presidio religioso in un'area vastissima e incontaminata a favore delle popolazioni locali, in cui accogliere le nuove generazioni, integrandole. I lavori scultorei dell'ambone, dell'acquasantiera, del fonte battesimale e della cattedra del presidente sono stati affidati all'artista veneto Paolo Manon. Per le decorazioni interne, Crippa ha chiesto a 1740 artisti di realizzare un’opera, di cm 25x25, raffigurante un angelo: all’invito hanno finora risposto in 500. Alcune piastrelle policrome sono di fattura pregevolissima, provenendo da “mani” di comprovata levatura, come Mimmo Paladino, Giosetta Fioroni, Gillo Dorfles e tanti altri.

"Per realizzare il mio angelo Michele da inviare in Argentina - continua Daniela –- ho ripreso e reinterpretato il volto che ho dedicato alla Vergine nel mio dipinto ‘La presentazione di Maria al tempio’, collocato nella chiesa parrocchiale della Cava di Forlì in memoria di Barbara e Saverio Gattella. Ho attribuito quel volto, con le dovute variazioni sul tema, a San Michele Arcangelo, il principe delle milizie celesti, che combatte la furiosa battaglia proprio accanto alla Vergine contro il drago. Il color fuoco dello sfondo ricorda proprio questo episodio". Tutta l'opera della Montanari, che artisticamente “guarda” a Caspar David Friedrich, al Romanticismo inglese, al periodo italiano del primo '400 con Masaccio, Antonello da Messina e altri, è giocata sulla sintesi, cioè sullo sguardo dell'angelo, concentrato e pronto alla battaglia. “Ma anche sulla contrapposizione tra la sua potenza e i lineamenti armonici, che trasmettono una bellezza soprattutto interiore di contenuto”. Alla fine, non potendo la Iglesia de los Angeles ospitare tutte le opere pervenute, conterrà solo le copie fotografiche. Le formelle con gli angeli originali saranno ospitate nella Fondazione all’interno della Estancia El Milagro. 

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