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Cronaca

L'assessore Leech ricorda il Maestro Abbado: "Saper ascoltare non è solo un concetto musicale"

"Nel salutare Claudio Abbado non si può non ricordare la sua straordinaria passione per la musica come strumento non solo culturale ma anche sociale", afferma Leech

L'assessore alla Cultura, Patrick Leech, ricorda Claudio Abbado, il direttore d’orchestra e senatore a vita morto martedì all'età di 81 anni. Abbado aveva ricoperto la carica di direttore musicale del Teatro alla Scala fino agli anni Ottanta, per poi passare all’Opera di Vienna, ai Berliner Philharmoniker e da ultimo l’orchestra del Festival di Lucerna. "Nel salutare Claudio Abbado non si può non ricordare la sua straordinaria passione per la musica come strumento non solo culturale ma anche sociale", esordisce Leech.

"Non si può non ricordare, in particolare, il suo sostegno e attivo coinvolgimento nel progetto Abreu, nato in Venezuela nel 1975, che ha portato la musica a più di 300.000 giovani provenienti dai barrios più poveri dei paesi latino americani, alla formazione di ben 135 orchestre giovanili, 75 orchestre infantili e una trentina di orchestre professionali - prosegue l'assessore -. La musica classica, talvolta percepita come vezzo della borghesia è in realtà un dirompente linguaggio capace di annullare le distanze sociali e anche un’arte paradossalmente vicina alla politica".

Conclude Leech: "Le parole di Claudio Abbado ce ne spiegano il perché: “Saper ascoltare non è solo un concetto musicale per me. L’ascolto è la premessa di tutto. Roland Barthes sosteneva che l’ascolto non è semplice ‘vigilanza’, ‘attenzione’, ma diventa creazione…Quando in orchestra qualcuno sbaglia un passaggio, sbaglia soprattutto perché non ascolta gli altri. Saper ascoltare è anche un concetto di umiltà e di democrazia.”

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