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Cronaca Santa Sofia

Ridracoli è strapiena: si allontana il pericolo siccità. Ottima acqua dai rubinetti

Lo conferma a Forlitoday il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè, che comunque assicura uno stato di monitoraggio continuo: non si abbassa la guardia

Un'altra tracimazione della Diga di Ridracoli (venerdì) allontana i rischi di siccità per l'estate del 2014, dopo le difficili crisi idriche affrontate nel 2007, 2011 e 2012. Lo conferma a Forlitoday il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè, che comunque assicura uno stato di monitoraggio continuo: non si abbassa la guardia. La diga piena assicura “una alta qualità dell'acqua e anche minori costi di gestione, in quanto non deve essere 'sollevata' come nei prelievi dalla falde”, spiega.

Dalla Diga di Ridracoli vengono prelevati attualmente 2.232 litri al secondo di acqua, il massimo. Il livello dell'invaso supera i 557 metri sul livello del mare, al limite dello sfioro, con un volume di oltre 33 milioni di metri cubi. I picchi di consumo, considerando che la Diga rifornisce tutta la Romagna, sono ovviamente a luglio e agosto, quando al milione di residenti si aggiungono i turisti che si riversano in Riviera.

“Valuteremo, ovviamente, come modulare le diverse fonti, per arrivare a settembre tranquilli – spiega Bernabè – attualmente stiamo cercando di preservare le falde,  alle quali si attinge maggiormente nei periodi di siccità, per questo il prelievo è massimo da Ridracoli. La Diga del Conca, che rifornisce i Comuni a sud di Rimini, viene attivata a maggio, mentre nel Ravennate funziona il potabilizzatore delle Basette (Nip), in attesa della realizzazione del secondo impianto, nella zona della Standiana, che preleverà acqua dal Po”. Attualmente il territorio di Forlì-Cesena preleva dal sistema romagnolo, composto da dighe, fonti locali e potabilizzatori, 1.168 litri di acqua al secondo, il Ravennate 993 e il Riminese 1.036. La qualità dell'acqua, nel Forlivese, sarà buona anche durante l'estate, grazie all'enorme apporto di Ridracoli.

Romagna Acque sta cercando, nel frattempo, di risolvere il problema della più scarsa qualità dell'acqua nei quartieri Romiti e Foro Boario, riforniti quasi esclusivamente da pozzi. “Stiamo lavorando per il collegamento con l'impianto di Montaspro. Occorrono tempi tecnici, e non sappiamo se riusciremo a portarlo a termine prima dell'estate, ma certamente entro l'anno”, conclude il presidente di Romagna Acque.

GLI IMPIANTI SUL TERRITORIO DI FORLI' - L’impianto dei Romiti è stato realizzato nel 1977 e ammodernato nel 2003. Ubicato sulla conide del fiume Rabbi-Montone viene attivato stagionalmente a seconda delle esigenze della città di Forlì e riceve acqua greggia da diversi pozzi presenti nella zona circostante. Sempre nel forlivese, in territorio urbano, sono presenti altri due impianti di trattamento: Montaspro e Pandolfa. L’impianto di Montaspro, ubicato nella zona dell’aeroporto e situato sulla conoide del Bidente-Ronco riceve acqua dai 20 pozzi della zona limitrofa, ed è il maggior centro di produzione dell’area forlivese. L’impianto è attivo ininterrottamente. Se occorre, parte della risorsa può essere sollevata e miscelata a Monte Casale con acqua di Ridracoli. L’impianto di via Pandolfa, ristrutturato nel 1986, riceve acqua da 5 pozzi della zona limitrofa.

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