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Cronaca

Rifiuti gettati vicino al Santuario di Fornò: le Guardie Zoofile stanano il responsabile

Ancora una volta è stata trovata una sorta di discarica a cielo aperto nei pressi del Santuario di Forlì

Continuano senza sosta i controlli sistematici sui rifiuti abbandonati, finalizzati alla tutela del territorio, da parte del Nucleo Operativo del Corpo della Guardia Zoofila Ambientale di Forlì. Ancora una volta è stata trovata una sorta di discarica a cielo aperto nei pressi del Santuario di Forlì. "La zona è attenzionata da tempo - viene spiegato da Stefano Ghetti, del Corpo della Guardia Zoofila Ambientale -. Soliti ignoti, o almeno soggetti evidentemente certi di rimanere tali, continuano ad abbandonare cumuli di rifiuti. Li ammassano a lato delle strade, nelle piazzole. Alcuni si dilettano col lancio dal finestrino dell’auto. Fetidi rifiuti organici in decomposizione, materiali vari, mobilio, macerie, rifiuti pericolosi vari, scarti vegetali, taniche contenenti liquidi, forse solventi o miscele di anticrittogamici, vernici, veleno per topi. Elettrodomestici".

"Continuiamo a ribadire che chi getta i rifiuti per strada agisce in base ad una cultura di illegalità elevata a stile di vita - prosegue Ghetti -. Quindi non parliamo solo ed esclusivamente di rifiuti. Inoltre, quando un’area è soggetta ad abbandoni “seriali”, poiché un rifiuto tira l’altro, è inevitabile che tale degrado attiri l’attenzione di veri e propri delinquenti ambientali, i quali, senza nessuno scrupolo, gettano ogni sorta di prodotto o sostanza tra cui l’eternit. Infatti, in questo caso è presente anche una vasca in eternit rotta. Non ci stanchiamo di ripetere che le spese, elevatissime per la rimozione dei rifiuti abbandonati (sono raccolte extra rispetto a alla raccolta ordinaria), e per l’eternit in particolare, che richiede vere e proprie bonifiche, vengono sostenute da tutti i cittadini".

guardie-ecozoofile-2SMALTIMENTO DI ETERNIT - "L’eternit, se sbriciolato è un prodotto pericoloso per la salute pubblica e i cittadini sono esposti a respirare le fibre di amianto potenzialmente sparse nell’area - ricorda Ghetti -. Non si tratta semplicemente di una mancanza di senso civico. Non ci si spiega nemmeno la ragione per cui qualcuno si debba sentire costretto o indotto ad abbandonare un elettrodomestico o peggio l’eternit. Fare la fatica di caricarlo su un automezzo, percorrere dei chilometri per poi abbandonarlo e rischiare sanzioni salate. Sarebbe sufficiente la fatica di una telefonata al servizio di raccolta dei rifiuti. Per di più è gratuito".

L'APPELLO- Il Corpo della Guardia Zoofila Ambientale lancia un appello: "Se viene notato un abbandono di rifiuti è necessario segnalarlo. La competenza in materia di rifiuti è trasversale, ovvero di tutte le forze di polizia. La segnalazione non comporta obbligatoriamente la rivelazione della fonte informativa. In questa occasione, le indagini per giungere all’identificazione dell’autore dell’abbandono, hanno interessato svariate persone e anche un'azienda del forlivese. Messo alle strette, l’autore del fatto non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. Il cerchio si è chiuso con la notifica di una sanzione amministrativa, in quanto “l’abbandonatore” era un privato e i materiali abbandonati di origine domestica".

LE SANZIONI - La violazione se commessa da un privato può essere punita con una somma da 300 a 3.000 euro. Se commessa da un titolare d’Impresa o responsabile di un ente costituisce violazione di natura penale. Se si tratta di un errato conferimento nell’ambito della raccolta differenziata, porta a porta, a seconda della gravità del fatto le sanzioni variano da un minimo di 26 euro a un massimo di 900 euro.

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