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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Bertinoro

Aiuti umanitari trovati tra la spazzatura: sarebbero scaduti addirittura nel 2016

Dopo il ritrovamento da parte del Nucleo Operativo del Corpo della Guardia Zoofila Ambientale di Forlì (CGA), di rifiuti abbandonati, la spazzatura di Bertinoro restituisce altri reperti che mai si vorrebbero trovare.

Dopo il ritrovamento da parte del Nucleo Operativo del Corpo della Guardia Zoofila Ambientale di Forlì (CGA), di rifiuti abbandonati, la spazzatura di Bertinoro restituisce altri reperti che mai si vorrebbero trovare. Fra i cumuli di rifiuti presenti all’esterno della Stazione Ecologica Attrezzata (SEA) sono affiorate delle buste contenenti aiuti umanitari, mai utilizzati e quindi andati sprecati. Ad aggravare la situazione il fatto che i prodotti non sono scaduti e la loro scadenza sarebbe stata solamente addirittura tra il dicembre 2015 e l’ottobre 2016. In particolare sono finiti tra i rifiuti: riso, spaghetti e pennette. Su ogni busta si legge chiaramente “Aiuto Ue – prodotto non commerciabile”.

C'ERA DI TUTTO - Naturalmente non mancano carcasse di televisore, due ferri da stiro, un mobiletto da bagno, confezioni di medicinali scaduti, scarti alimentari, bottiglie in plastica, pannolini per bambini, pane, e chi più ne ha più ne metta. Anche alcune monete di Euro e una moneta da 10 BANI della Romania. Le indagini, iniziate nel giugno 2014, hanno portato alla contestazione di una sanzione amministrativa da 600 Euro per abbandono di rifiuti a una donna di origine Rumena e residente a Bertinoro e ad un forlivese. “Una indagine abbastanza complessa, anche in relazione alla reticenza della donna che di recente era già stata oggetto di ulteriori contestazioni, con annessa sanzione amministrativa, a causa di rifiuti abbandonati sempre nei pressi della Stazione Ecologica di via Cellaimo a Bertinoro. In quell’occasione erano stati utilizzati i medesimi sacchi della spazzatura, quelli neri, che a Bertinoro non sono adoperabili in quanto si effettua la raccolta differenziata. Infatti, per un corretto conferimento dei rifiuti è possibile utilizzare esclusivamente i contenitori previsti dal regolamento del porta a porta” si legge in una nota del Corpo della Guardia Zoofila Ambientale, Coordinamento provinciale Forlì-Cesena e diretta dal dott. Stefano Ghetti.

DELINQUENTI AMBIENTALI - “Ogni altro contenitore utilizzato - prosegue la nota fa automaticamente uscire il rifiuto dal sistema della raccolta differenziata e lo inquadra nella più pesante, in termini di sanzioni, normativa statale, il testo unico ambientale. Siamo convinti che chi getta i rifiuti per strada agisca in base ad una cultura di illegalità elevata a stile di vita. Quindi non parliamo solo ed esclusivamente di rifiuti. Inoltre, quando un’area è soggetta ad abbandoni “seriali”, poiché un rifiuto tira l’altro, è inevitabile che tale degrado attiri l’attenzione di veri e propri delinquenti ambientali, i quali, senza nessuno scrupolo, gettano ogni sorta di prodotto o sostanza tra cui l’eternit. Non ci stanchiamo di ripetere che le spese, elevatissime per la rimozione dei rifiuti abbandonati, e per l’eternit in particolare, che richiede vere e proprie bonifiche, vengono sostenute da tutti i cittadini. L’eternit, se sbriciolato è un prodotto pericoloso per la salute pubblica e i cittadini sono esposti a respirare le fibre di amianto potenzialmente sparse nell’area. Non si tratta semplicemente di una carenza di senso civico”.

LO SCONCERTO DELLE GUARDIE ZOOFILE - “Siamo rimasti sconcertati - dicono le Guardie Zoofile Ambientali - da questo ritrovamento e ci auguriamo che il Sindaco di Bertinoro e l’Amministrazione comunale, vogliano attribuire grande importanza all’attività di distribuzione degli aiuti alimentari e che la seguano con grande attenzione. Sappiamo che l’organizzazione generale è complessa: il Banco alimentare regionale accredita una trentina di enti del nostro territorio, mentre alcuni altri ricevono derrate a scopo benefico anche dall’Agenzia dell’Unione Europea”.

"NON E' UN CASO ISOLATO" - “Le associazioni del Tavolo Povertà consegnano a ogni famiglia in difficoltà al massimo 2 kg di pasta per volta e crediamo, in ogni caso, che il sistema di distribuzione degli aiuti sia assolutamente serio. Cogliamo l’occasione per ringraziare le decine di volontari che ogni giorno dedicano tempo ed energie per contrastare la povertà. Ci auguriamo che si riescano a capire in fretta le ragioni dell’accaduto, che invero non costituisce un caso isolato, e da ora lanciamo un appello a che ciò non scalfisca la fiducia nelle collette alimentari che tradizionalmente coinvolgono migliaia di famiglie della nostra città in una encomiabile gara di solidarietà” prosegue la nota

"ESEGUIRE ACCERTAMENTI" - “Ora tocca alla Provincia, quale ente competente in materia di rifiuti, che avrà la importante responsabilità, se del caso, di eseguire ulteriori accertamenti di iniziativa e comunque assicurare doverosamente a tutti i cittadini di aver utilizzato tutti i mezzi possibili affinché l’abbandono dei rifiuti, in quanto “illecito” sia correttamente perseguito. La normativa di riferimento prevede che il deposito – abbandono incontrollato di rifiuti sia punito con la sanzione amministrativa da 300 a 3000 Euro, se la violazione è commessa da un privato, con la denuncia penale se l’atto è commesso da un’Impresa o comunque se si tratta di rifiuti riconducibili ad una attività professionale”.

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