rotate-mobile
Cronaca

Rifiuti, i Comuni lasciano Hera: soddisfazione dei medici per l'ambiente

In questi giorni, a Forlì, si apre la via alla costituzione di un’azienda sulla gestione dei rifiuti, alternativa a quella di Hera. La Giunta Comunale di Forlì, insieme ad altri Comuni del territorio, ha deciso di sottrarsi al connubio con la Multiutility"

"In questi giorni, a Forlì, si apre la via alla costituzione di un’azienda sulla gestione dei rifiuti, alternativa a quella di Hera. La Giunta Comunale di Forlì, insieme ad altri Comuni del territorio, ha deciso di sottrarsi al connubio con la Multiutility che si definisce “la prima italiana nel settore ambientale, nell'idrico, nel gas e nell'energia”". Esprime soddisfazione Ruggero Ridolfi coordinatore ISDE (Medici per l’Ambiente) sezione di Forlì-Cesena.

"La premessa doverosa è che il Gruppo Hera ha tutti i diritti e le prerogative di agire nel libero mercato come “modello di impresa capace di innovazione e di forte radicamento territoriale, nel rispetto dell'ambiente” e che è giusto che possa enfatizzare il proprio utile netto di oltre 120 milioni di euro al 30 settembre 2014, nonostante il periodo di crisi del Paese. Non c’è nulla di strano in questo. La situazione strana è la compartecipazione alla Multiutility dei Comuni e degli Enti Pubblici, che hanno nella loro Mission prerogative ben diverse rispetto a quelle di dover suddividere utili milionari. La gestione del patrimonio di un Comune deve essere corretta, trasparente, lungimirante, deve fornire i giusti servizi ai cittadini senza sprechi e nel modo migliore di utilizzo senza alcun danno per l’ambiente e per la salute. Tutto questo viene valutato ogni 5 anni dal voto dei cittadini, che per la propria salute e per i servizi essenziali non chiedono utili da spartire. Ma si aggiunge un altro aspetto importante: i Sindaci sono di fatto, per legge, i responsabili della salute dei cittadini e quindi attraverso i propri uffici competenti devono controllare lo stato dell’ambiente del territorio che è in strettissimo rapporto con quello della salute. Dunque nel caso di  Amministrazioni Comunali facenti parte di una Multiutility che, in particolare, si occupa di impatto ambientale ed anche di incenerimento dei rifiuti, il controllo appare “in forte odore” di conflitto di interessi", spiega Ridolfi.

Per questi motivi la sezione ISDE di Forlì-Cesena, che si è costituita 10 anni fa con la raccolta di firme di 17.000 cittadini forlivesi e di oltre 400 medici contro la pratica dell’incenerimento dei rifiuti e che ha sempre stigmatizzato il soffocante connubio fra le Amministrazioni Comunali ed il Gruppo Hera, non può che plaudere alla decisione della Giunta Comunale di Forlì di scindere questo legame. "Certamente non sarà facile allestire una alternativa immediatamente valida ed operativa, si dovranno superare molti ostacoli e molte diffidenze anche perché si esce da una gestione per troppo tempo facilitata di fatto da un monopolio esclusivo. E’ tuttavia ora di chiedere ai cittadini l’impegno e la disponibilità per “cambiare l’aria” di Forlì in termini di trasparenza, di controlli certi ed efficaci ed in definitiva di un giusto rapporto fra chi deve gestire al meglio i servizi in una società di libero mercato", conclude.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rifiuti, i Comuni lasciano Hera: soddisfazione dei medici per l'ambiente

ForlìToday è in caricamento