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Cronaca

Rifiuti, la rivoluzione a Forlì porta il calo delle bollette fino al 10% col porta a porta

L'igiene urbana entra nelle nostre case ogni giorno, e modificarla, significa una invasione nella nostra vita familiare”. Lo afferma l'assessore all'Ambiente Alberto Bellini, con un post sul suo blog

“A Forlì dal 2011 si è compiuta una piccola rivoluzione. La nostra comunità ha dimostrato la sua coesione e i suoi solidi principi di responsabilità con una piccola ma grande azione. Sostituire i cassonetti  stradali con contenitori domestici, di taglie e modelli diversi per le singole tipologie abitative, rappresenta un cambiamento radicale nella vita delle nostre famiglie. L'igiene urbana entra nelle nostre case ogni giorno, e modificarla, significa una invasione nella nostra vita familiare”. Lo afferma l'assessore all'Ambiente Alberto Bellini, con un post sul suo blog.

“Il patto cittadini-amministrazione-gestore è la stata la vera rivoluzione, una rivoluzione che consente di ottenere grandi vantaggi ambientali ed economici: riduzione della quota di materia avviata a smaltimento attraverso inceneritori e discariche (nel 2013 10mila tonnellate in meno rispetto al 2008 e raccolta differenziata media pari al 70% nelle zone porta a porta). Inoltre migliore decoro urbano, attraverso l'eliminazione dei cassonetti, spesso un alibi per piccoli abbandoni. Maggiore disponibilità di materie prime seconde, ottenute attraverso il materiale differenziato alla fonte: il vero motore per l'economia circolare”, scrive bellini.

Secondo l'assessore, “le nostre comunità sono di fronte a un bivio:  trasformare le nostre città negli 'Abissi di acciaio' immaginati da Asimov, ovvero in contenitori completamente antropizzati, segnando un distacco definitivo tra uomo e natura, o costruire un modello economico che coniughi uomo e natura, disaccoppiando la produzione dallo sfruttamento di risorse naturali. La seconda opzione è la cosiddetta economia circolare, ambito nel quale il riciclo dei materiali e dei rifiuti è una priorità. I vantaggi ambientali non sono un sostegno sufficiente per questa rivoluzione senza una vera coscienza sociale cittadina, una responsabilità diffusa, sostenuta da un patto tra le parti. Un patto semplice che prevede un modello rigido, ma costruito sulle richieste ed esigenze dei cittadini. Un patto che prevede la condivisione di tutte le informazioni tecniche ed economiche, per verificare e valutare gli sforzi di ciascuno”.

“Il modello Forlì è rigido, perché non sono ammesse deroghe alle poche regole, ma prevede alcune variabili costruite grazie al confronto con i cittadini e i loro rappresentanti nei quartieri: contenitori stradali per i pannolini. Contenitori che sono a disposizione per le utenze deboli e non sono protetti da chiave o altro. Il loro uso è quasi sempre limitato alle utenze deboli, una fotografia del nostro senso civico, una conferma del livello di coesione della nostra città; contenitori domiciliare con simboli tattili per ipovedenti o non vedenti; modello per i condomini. Il gestore, qualora autorizzato dall'amministratore in accordo ai condomini, entra in area privata e raccoglie il materiale dai contenitori in accordo al calendario previsto. Il condominio diventa quindi un piccolo nucleo urbano che organizza nelle sue pertinenze una piccola isola ecologica, al fine di rendere più comoda ed efficace la raccolta differenziata”, continua Bellini.

“Nel 2014 metà della città sarà servita con la raccolta porta a porta, e il progetto prosegue verso l'estensione a tutto il territorio comunale e dell'Unione della Romagna Forlivese. Queste azioni hanno consentito di raggiungere buoni risultati in termini di raccolta differenziata, e, soprattutto, di condividere la responsabilità verso il territorio e le generazioni future.  Piccole azioni che, finalmente, vedranno un riconoscimento anche economico, poiché nel regolamento della TARI, che sarà discusso a fine luglio è previsto uno sconto fino al 10% per le aree urbane con elevati livelli di raccolta differenziata. Un riconoscimento che, appena il sistema sarà esteso a tutta la città verrà applicato alle singole utenze attraverso la tariffazione puntuale (tariffa proporzionale al rifiuto residuo prodotto), modello che sarà attivato rapidamente perché i contenitori distribuiti dal 2011 a oggi sono già predisposti a questo scopo. Forlì fa la differenza, per l'ambiente e la responsabilità sociale ed economica”, conclude.

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