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Cronaca

Zattini apre le porte della giunta a Fratelli d'Italia: "Un percorso già previsto, ci allarghiamo a contributi nuovi"

Con la vittoria di Fratelli d'Italia che ora certifica il suo consenso nella città di Forlì al 24,36% si riapre il tema mai risolto del rimpasto in giunta

Un voto che rappresenta una conferma del consenso delle amministrazioni di centro-destra a Forlì e nel territorio: è l'opinione del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, che giudica quello di domenica “un risultato veramente importante che induce a pensare che la vecchia Romagna rossa non esista più, essendo stati vinti tutti i collegi uninominali e, nel Forlivese, in tutti i comuni tranne Forlimpopoli”.

L'appello di Zattini al futuro governo che si formerà è di “mettere in condizione i sindaci di poter lavorare e portare avanti i progetti, che è quello che più conta”. Ed ancora: “Molti miei colleghi  si sono spesi direttamente per dei candidati, facendo venir meno la terzietà che a mio avviso ci dovrebbe essere per essere 'il sindaco di tutti'”. Il riferimento è all'endorsement dei sindaci di centro-sinistra per Massimo Bulbi. Un altro pensiero va poi a Rosaria Tassinari, assessore della giunta Zattini, ancora in bilico per l'elezione, essendo capolista di Forza Italia alla Camera: “Ancora non si può dire niente, ma intanto mi fa molto piacere il risultato di Jacopo Morrone a Rimini, ad ora è l'unico parlamentare forlivese”.

Con la vittoria di Fratelli d'Italia che ora certifica il suo consenso nella città di Forlì al 24,36% si riapre il tema mai risolto del rimpasto in giunta. Come è noto Fratelli d'Italia non è presente nella giunta forlivese di centro-destra e, nonostante annunci a più riprese del sindaco di nuovi ingressi nella “stanza dei bottoni” e momenti aspri in Consiglio (come la mozione di sfiducia all'assessore Melandri proprio partita dai meloniani), il nodo non pare più rinviabile. A riguardo dice Zattini: “Non parlerei di rimpasto, ma di allargamento a contributi nuovi nell'interesse della città. Questo percorso è già previsto e non mi spaventa, niente mi induce a un pensiero negativo a riguardo. Ora, rispetto a prima, c'è anche un dato oggettivo di consenso che porta a conclusioni prevedibili”.

E questo sia nel caso in cui Rosaria Tassinari venisse eletta (liberando così il posto da assessore), che nel caso in cui resti al suo posto a Forlì. “Tassinari è una colonna portante della nostra amministrazione, ma c'è un tassello libero, una possibilità di ampliare la giunta con un assessore, ci ragioneremo attentamente”. Infine per Zattini il voto “premia anche la buona amministrazione di Forlì e di sempre più comuni del territorio a guida centro-destra, mentre punisce un'opposizione che agita sempre problemi e che fa opposizione con l'unico scopo di vita di mettere in difficoltà l'amministrazione e la città”.

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