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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Rinnovata la gestione delle case popolari ad Acer, il sindaco: "Troppi alloggi inutilizzati e morosità eccessiva"

E' stata approvata in Consiglio comunale la delibera che rinnova l'accordo per l'affidamento di queste funzioni, che è scaduto alla fine dell'anno

Il Comune di Forlì ha deliberato di affidare la gestione delle case popolari ad Acer per altri 5 anni. E' stata approvata in Consiglio comunale la delibera che rinnova l'accordo per l'affidamento di queste funzioni, che è scaduto alla fine dell'anno. L'accordo precedente, sottoscritto nel 2012 aveva durata decennale. Resta quindi confermato lo schema secondo cui Acer non svolgerà prestazioni di servizio da remunerare con un corrispettivo, bensì incamererà i ricavi degli affitti come propri, a diretta copertura dei costi di gestione.

Nel contratto con Acer il Comune si riserva comunque massima autonomia decisionale dal momento che nell'accordo, viene rimarcato nella delibera, è previsto il potere del Comune di  revocare, annullare, modificare i provvedimenti posti in essere da Acer, oltre che impartire direttive ed istruzioni vincolanti. La delibera è stata approvata all'unanimità, emendata su proposta del Partito Democratico (voto unanime anche sull'emendamento).

Il Comune, inoltre, stanzierà un milione di euro per permettere il ripristino di case popolari attualmente sfitte in quanto prive di manutenzione straordinaria, circa un centinaio di alloggi. A curare gli interventi sarà la stessa Acer. Sarebbero infatti circa 250 gli alloggi pubblici non utilizzati dei circa duemila presenti in città per mancanza di fondi per rimetterli a posto, “alcuni di questi sono sfitti da decenni”, rileva il sindaco Gian Luca Zattini nella sua relazione finale. Eppure oltre 800 famiglie sono in lista di attesa.

“Abbiamo avuto una interlocuzione anche aspra con Acer, senza andare al muro contro muro,  per definire alcuni aspetti problematici delle case popolari, tra cui il numero esorbitante di appartamenti non assegnati. Inoltre, Forlì ha una morosità storica sproporzionata rispetto a tutte le realtà della Romagna, è doppia di quella di Cesena e questo è uno dei motivi principali, ci viene spiegato, della difficoltà di rimettere a norma gli appartamenti e garantire così più turn over degli alloggi”.

Tra gli altri nodi critici per Zattini c'è la necessità di ottenere “maggiore controllo sull'eccessiva onerosità degli interventi, che ora vengono realizzati ai limiti dei prezzi di mercato. C'è anche un eccesso di interventi di manutenzione che vengono fatti con grande frequenza, dove invece bisognerebbe usare il buon senso che usiamo nelle nostre case, dove per esempio non rifacciamo gli impianti ogni5 anni”.

Critiche anche sugli interventi di edilizia agevolata, con prezzi calmierati per l'acquisto delle abitazioni: “A Villafranca abbiamo due bellissimi condomini deserti perché il prezzo indicato non invoglia nessuno in aree della città poco appetibili”.

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