Rischio alluvioni, serata a Villafranca: "Il passato insegna che non bisogna mai abbassare la guardia"
Salone gremito e dibattito acceso al Palazzone di Villafranca per approfondire il tema del rischio idraulico e le criticità derivanti da allagamento e inondazione
Salone gremito e dibattito acceso al Palazzone di Villafranca in occasione della serata di confronto promossa dal Comitato di Quartiere con il Comune di Forlì e la partecipazione del Consorzio di Bonifica di Romagna, per approfondire il tema del rischio idraulico e le criticità derivanti da allagamento e inondazione. Giovedì scorso, alla presenza di decine di residenti e agricoltori della zona, i tecnici del Consorzio di Bonifica hanno illustrato cinque studi progettuali volti a prevenire e contenere gli effetti derivanti da possibili fenomeni alluvionali.
“Ringrazio prima di tutto il Comitato di Quartiere e la presidente, Patrizia Carpi, per aver organizzato questo prezioso momento di confronto. Con grande senso di responsabilità, dobbiamo prendere atto del fatto che Villafranca, complice i repentini cambiamenti climatici, è un territorio più fragile rispetto ad altri dal punto di vista idraulico, che va monitorato con grande attenzione, come già stiamo facendo in sinergia con il Consorzio di Bonifica. Le alluvioni del 2015 e 2019 ci insegnano che non bisogna mai abbassare la guardia - ha spiegato l’assessore Giuseppe Petetta - e che la manutenzione ordinaria e la pulizia accurata di sifoni e canali è molto importante per la salvaguardia dei nuclei residenziali e dei terreni agricoli". I 5 studi idraulici illustrati nel corso della serata hanno tracciato altrettante strade percorribili e un ordine dei costi da sostenere per mettere in sicurezza il territorio e prevenire situazioni di rischio.
“Quelli esposti sono suggerimenti, ipotesi progettuali realizzate dai nostri tecnici dopo una capillare azione di mappatura delle zone alluvionate, che prescindono dalla necessaria opera di manutenzione che continueremo a fare all’attuale rete di canali di Villafranca” . ha aggiunto Stefano Francia, presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna -. L’obiettivo è contenere il rischio idrogeologico e mettere al sicuro la popolazione residente. Questo confronto con la cittadinanza nasce proprio dalla volontà di lavorare insieme nell’interesse della pubblica incolumità, trovando soluzioni condivise che possano soddisfare le esigenze diverse ma legittime di chi abita e lavora in questo territorio.”