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Cronaca

Rischio di dissesto idrogeologico: ecco l’aggiornamento 2017 area per area

I Consorzi di Bonifica dell’Emilia Romagna associati ad Anbi Emilia Romagna svolgono anche una rilevante e costante funzione di monitoraggio tecnico-scientifico delle aree maggiormente a rischio

Oltre ad avere sul nostro territorio un ruolo sempre più attivo e concreto nella lotta quotidiana al progressivo fenomeno del dissesto idrogeologico, i Consorzi di Bonifica dell’Emilia Romagna associati ad Anbi Emilia Romagna svolgono anche una rilevante e costante funzione di monitoraggio tecnico-scientifico delle aree maggiormente a rischio nei diversi comprensori che presidiano. Ogni anno Anbi, l’associazione nazionale che li coordina, comunica con puntualità l’elenco dettagliato dell’entità del rischio che ricade sulle singole comunità individuando ed indicando, su segnalazione capillare dei numerosi Consorzi di Bonifica presenti in tutto il paese, importi per la messa in sicurezza e progetti di fattibilità utili per rendere il territorio - così perennemente fragile - più adeguato all’abitabilità umana e alla possibilità di fare economia di lungo periodo.

"L’Emilia Romagna, nel panorama italiano, non è sicuramente un territorio esente da rischi ambientali di ogni tipo e gli ultimi anni, complici i mutamenti climatici repentini, ne sono stati la più palese dimostrazione - viene spiegato -. Così, alla luce dei dati statistici rilevati negli ultimi dodici mesi negli estesi comprensori di bonifica regionali, occorre dire che il rischio di dissesto idrogeologico resta alto anche se in linea con quello degli anni scorsi. Gli interventi programmati e realizzati dai Consorzi sono stati molteplici, ma sono altrettanto numerose le richieste e le azioni politiche concertate avviate con gli enti locali competenti ed in particolare la Regione Emilia Romagna; azioni diffuse di messa in sicurezza forti di somme stanziate che dovranno consolidare nei fatti le zone più interessate dal fenomeno di dissesto sia nelle aree montane che in quelle pedecollinari e di pianura".

Ed ecco la parte statistica, quella che regala alcune differenze numeriche rispetto al recente passato: i casi di crisi rilevati ed evidenziati dai Consorzi di Bonifica in Emilia Romagna passano da 926 del 2016 ai 942 del 2018, così come il totale complessivo sale a quota 1.115.989,287,60 rispetto a 1.115.313.541,67 dell’anno precedente; sostanzialmente in linea si evidenzia un incremento di necessità di interventi pari a 675.745,93 euro. Per la Romagna occidentale sono in programma 68 interventi per oltre 68 milioni di euro, mentre per la Romagna 87 per oltre 173 milioni.

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