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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Come si farà la comunione?", la Diocesi risponde alle domande più frequenti. E intanto si avvicina il ritorno a messa

Sul sito della Diocesi di Forlì-Bertinoro sono state pubblicate le disposizioni della Cei relative alle esequie

Sempre più vicino il ritorno a Messa per migliaia di credenti, anche forlivesi. Anche se manca ancora una data certa, che potrebbe essere domenica 24 maggio, solennità dell’Ascensione, la Camera dei Deputati ha approvato con soli 4 astenuti un emendamento “bipartisan”, che permette la ripresa delle Messe dopo un accordo con la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) sulla sicurezza durante le celebrazioni religiose.

Intanto, sul sito della Diocesi di Forlì-Bertinoro sono state pubblicate le disposizioni della Cei relative alle esequie. Rispetto alla nota del 2 maggio scorso, che prevede l’esclusiva partecipazione dei congiunti, fino ad un massimo di 15 persone, indossando le opportune protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, salta l'obbligo della misurazione della febbre all'ingresso del cimitero. Sempre sul sito diocesano, in attesa del protocollo per la celebrazione delle Messe, sono apparse alcune domande frequenti (FAQ), curate da sacerdoti forlivesi, relative al momento della Comunione. Ecco i passaggi salienti.

Si può distribuire l’Eucarestia senza dire “Corpo di Cristo”? Si, dicendolo prima di distribuire la Comunione, con la risposta collettiva “Amen”.

Possibile contagio dalle mani del ministro al momento della distribuzione della comunione, pertanto possibile pericolo per sé e gli altri fedeli. Se si tocca la mano di un fedele, fermarsi e disinfettarsi le mani prima di andare dal fedele successivo (il sacerdote/ministro deve avere il gel con sé).

Spiegare bene cosa si intende sanificazione: le chiese sono sempre rimaste aperte, chi sanifica, con quali mezzi e come? Per evitare ambiguità, si precisa che, per quanto riguarda le chiese, coi termini “sanificare” e “igienizzare” va intesa la “disinfezione” delle superfici. Per disinfettare superfici come ad esempio panche, ante, corrimani, servizi igienici, vasi sacri, tavoli, maniglie delle porte, sedie, leggio, microfono, interruttori della luce, etc, soggette ad essere toccate direttamente e anche da più persone, si possono utilizzare sia disinfettanti a base alcolica sia prodotti a base di cloro. Il momento migliore per sanificare è prima della Messa.

È più prudente distribuire la comunione sulle due mani? Su una o su due, comunque la comunione può essere data solo sulle mani.

È opportuno indossare i guanti prima di distribuire la comunione e toglierseli dopo? Non serve. L’importante è igienizzarsi le mani prima e dopo la distribuzione della comunione; e anche durante, tra un fedele e l’altro, se si tocca per sbaglio la mano di un fedele.

Celebrare nelle tensostrutture (tendoni) con apertura ai lati lunghi e laterali quindi di fatto solo con la parte superiore per riparare dal sole, è possibile? Occorre mantenere egualmente le distanze previste? Si, e anche tutte le altre precauzioni. Ma favorisce l’arieggiamento, e quindi cala i rischi.

In caso di concelebrazione, la comunione si fa per intinzione o al calice? Ogni celebrante deve avere il suo calice e patena. E’ vivamente raccomandato che i concelebranti si comunichino sono con il pane consacrato.

Vi è possibilità di contagio quando due o più sacerdoti usano il medesimo calice nello stesso giorno, ad orari differenti? Sì. Occorre mantenere distinti calici, o, meglio, igienizzarlo ogni volta prima e dopo.

La distanza da una persona e l’altra è di almeno 1 metro; nel caso di un nucleo familiare, quanti possono stare vicini? I familiari dello stesso nucleo possono stare vicini, anche a meno di un metro fra di loro, qualunque sia il loro numero (se c’è posto nella panca!). Ma ogni famiglia deve essere distanziata da altre famiglie e da altri posti di almeno 1,5 metri su tutti i lati.

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