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Cronaca

Istituto per i beni culturali, nuovo presidente dopo la bufera assenteismo: è l'ex sindaco di Forlì Roberto Balzani

La nomina da parte dell'Assemblea legislativa, che in precedenza aveva preso atto delle dimissioni di Angelo Varni dopo i servizi di 'Striscia la notizia' sui presunti casi di assenteismo

L'ex sindaco di Forlì Roberto Balzani è il nuovo presidente dell’Istituto per i beni artistici e culturali della Regione Emilia-Romagna. L’assemblea con votazione segreta ha eletto il nuovo numero uno dell’Ibc che succede ad Angelo Varni che si è dimesso in seguito ai problemi all'interno dell'Istituto sollevati da una trasmissione televisiva. La Lega Nord non ha partecipato alla votazione, come annunciato da Massimiliano Pompignoli durante la discussione generale. Balzani è professore ordinario di Storia contemporanea del dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna e non è la prima volta che la sua strada si incrocia con quella dell’Istituto. Dal 2008 al 2009 ha infatti fatto parte del consiglio d’amministrazione dell’Ibc, sotto la presidenza di Ezio Raimondi.

“In tempi rapidi - ha affermato in Aula il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - diamo un primo segnale di rilancio dell’Istituto, dopo una vicenda sulla quale ci siamo mossi con estrema velocità, avviando subito verifiche interne sia sul comportamento dei singoli sia sulla gestione dell’Ibc, presentando un esposto alla Guardia di Finanza, fino all’idea di voler riformare l’Istituto, progetto sul quale ci confronteremo con l’Assemblea legislativa e che ha bisogno del ritorno al pieno funzionamento dell’Ente, a partire anche dalla nomina del nuovo presidente. Una scelta, quella di Balzani - ha chiuso Bonaccini - di grande valore, scaturita dai titoli accademici, dal curriculum professionale e dall’esperienza amministrativa che può vantare, tutti elementi che parlano da soli e che credo non possano essere messi in discussione”.

Su quanto successo all’Ibc, l’Ufficio per i procedimenti disciplinari della Regione ha deciso l’apertura di 10 procedimenti disciplinari a carico di altrettanti dipendenti dell’Istituto. L’avvio dei procedimenti serve ad acquisire elementi per verificare la correttezza o meno dei comportamenti dei dipendenti e l’esistenza di eventuali profili legati al decoro e al danno d’immagine dell’Ibc, istituto regionale, e della Regione stessa. Per uno di loro è stata decisa anche la sospensione dal servizio e dallo stipendio, dopo che aveva ammesso le proprie responsabilità in merito alla mancata timbratura pur essendosi allontanato dalla sede dell’Istituto in orario di lavoro: per lui la sanzione potrà arrivare fino al licenziamento, viceversa, se sarà accertata la correttezza dei comportamenti, gli verrà resa la somma di denaro trattenuta con la sospensione.

Entro la metà di maggio, l’Ufficio per i procedimenti disciplinari sentirà tutti i dipendenti per i quali è stato avviato il procedimento disciplinare, per ascoltare la loro versione dei fatti. E’ poi al lavoro il Collegio ispettivo straordinario, anch’esso esterno all’Ibc, che sta svolgendo verifiche sulla gestione amministrativa, contabile e del personale dell’Istituto. Dal parlamentare forlivese Marco Di Maio le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro: per il deputato si tratta di "un riconoscimento alle sue indiscutibili competenze in ambito storico: gli serviranno tutte per rilanciare un ente che all'obiettivo della tutela dei beni culturali, deve affiancare un'azione più incisiva per rendere maggiormente fruibile il nostro patrimonio". 

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